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Contagi in aumento, si tornerà tutti a scuola il 23 settembre? Azzolina nega

Sul rientro a scuola si difende dalle critiche e dagli allarmismi dei sindacati la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che in un post del 17 agosto su Facebook ha garantito che il 14 settembre “riprenderanno ufficialmente le lezioni”.

Chiedendo tutti “responsabilità e consapevolezza”, sulla scia di quanto chiesto ai giovani dal ministro della Salute Roberto Speranza dopo l’ordinanza sulla chiusura delle discoteche, Azzolina a giunto che “le scuole non vanno solo riaperte, dobbiamo fare in modo che poi non richiudano”.

“Aiutateci a tenere sotto controllo il contagio – ha detto infatti il ministro -. Tra meno di un mese dobbiamo riaprire scuole e università in sicurezza. E non possiamo sbagliare. Non c’è un finale già scritto in questa partita, dipende dai nostri comportamenti e tutti, a cominciare dai ragazzi, dobbiamo esserne consapevoli”.

Ansa: si potrebbe partire dopo le elezioni

Secondo l’Ansa, considerando i “segnali” governativi e i numeri di contagi degli ultimi giorni, se i dati non saranno incoraggianti, uno dei timori è che l’anno scolastico potrebbe slittare, almeno in presenza, a dopo le elezioni. Una decisione, peraltro, già presa da un paio di regioni, per via del voto, il 20 e il 21 settembre, per il referendum e per il rinnovo di alcuni consigli regionali o comunali

A chiedere maggiore chiarezza non è solo l’Anp, che il 17 agosto ha presentato un vadmecum per il rientro in classe. Secondo la leader della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, è giunta l’ora di “avere le possibili ipotesi di soluzione” e bisogna anche che siano “condivise con noi. Mancano ancora i dati relativi alla richiesta dei banchi, quanti ne sono stati richiesti e quando arriveranno, delle aule, ovvero quante ne servono e con quanto personale. Manca invece dal Cts anche lo studio dei casi”.

I dubbi della Cisl Scuola

La Cisl Scuola non sembra convinta delle rassicurazioni del Commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, il quale dice che i banchi “saranno consegnati partire dai primi giorni di settembre e fino al mese di ottobre nei diversi istituti scolastici italiani che ne hanno fatto richiesta” e che siamo di fronte “ad un risultato eccezionale sia per i tempi brevissimi in cui è stato raggiunto sia perché la produzione nazionale di banchi”.

Il sindacato Confederale avanza una proposta: “Perchè non si parte con le tensostrutture dove possibile, in attesa di spazi più organici, come ci è stato proposto dalla Protezione civile? Il 7 settembre, ricordo, si apriranno le porte delle scuole dell’infanzia in Lombardia, non c’è più tempo”.

Alessandro Giuliani

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