La nostra testata aveva già fatto il punto della situazione sul rientro in classe e il numero di alunni in quarantena. Si parla di circa un centinaio di classi in DaD in tutta Italia, da nord a sud.
Secondo quanto riportato e approfondito dal direttore della Tecnica della Scuola, Alessandro Giuliani, per ridurre il numero di classi in didattica a distanza c’è chi pensa di seguire il modello tedesco delle “micro bolle”, riproducendo quanto già avviene sugli aerei e, cioè, limitare l’isolamento ai contatti strettissimi di chi viene colpito dal virus. A ciò si oppongono esperti ed epidemiologi che si dimostrano molto perplessi, affermando di essere troppo pericoloso.
Il ministro: rispetto al 2020 tanto è cambiato in meglio
Continua a mostrarsi comunque ottimista il ministro dell’Istruzione: Patrizio Bianchi ha detto che la pandemia da Covid 19 non fermerà più le lezioni in presenza.
“Chiudere le scuole sarà l’ultima ratio. L’esperienza di questo ultimo anno ci ha insegnato molto e tenere la scuola aperta è l’impegno che il Governo si è preso con il decreto del 6 agosto”, ha detto il ministro intervenendo alla festa per i 130 del quotidiano “La Nuova Sardegna” a Sassari.
“Rispetto allo scorso anno le cose sono cambiate molto. La risposta della scuola all’invocazione del Presidente della Repubblica a vaccinarsi è stata altissima e ora siamo arrivati al 94% di vaccinati“.