Il premier Giuseppe Conte ha presentato alla Camera il programma del nuovo governo giallorosso. Al centro, la legge di bilancio e le politiche migratorie, ambiente, diritti e riforme, in cerca di un rapporto più forte con l’Europa e con più voce in capitolo.
“Ci impegniamo a essere pazienti anche nel linguaggio, misurandolo sull’esigenza della comprensione. La lingua del governo sarà una lingua ‘mite’, perché siamo consapevoli che la forza della nostra azione non si misurerà con l’arroganza delle nostre parole. I cittadini ci guardano, ci ascoltano, attendono da noi una parola e un’azione all’altezza della funzione alla quale siamo chiamati. Si attendono da noi consapevolezza del ruolo e anche un supplemento di umanità. Non possiamo deludere le loro aspettative”.
“Il nostro Governo si richiamerà costantemente a un quadro consolidato di principi e valori, principi che ritengo non negoziabili, perché universali. Essi si collocano in una dimensione sovra-governativa e non hanno colore politico”, ha detto Conte, in aula alla Camera nelle dichiarazione programmatiche del governo, osservando che sono “i principi scritti nella nostra Costituzione e che ho più volte richiamato, sintetizzandoli con la formula nuovo umanesimo: il primato della persona, il lavoro come supremo valore sociale, l’uguaglianza nelle sue varie declinazioni, formale e sostanziale, il principio di laicità e la tutela della libertà religiosa, il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti e la promozione della pace e della giustizia tra le nazioni”
“Il primo immediato intervento sarà sugli asili nido. Non possiamo indugiare oltre. Rafforzare l’offerta e la qualità di un’educazione fin dal nido è un investimento strategico per il futuro della nostra società perché combatte le diseguaglianze sociali, che purtroppo si manifestano sin nei primissimi anni di vita, e favorisce una più completa integrazione delle donne nella nostra comunità di vita sociale e lavorativa. Dobbiamo contrastare la falsa mitologia per cui la cura della comunità familiare, dei figli e degli anziani possa essere di ostacolo a una più intensa partecipazione al mercato del lavoro. Il simultaneo perseguimento di questi obiettivi è possibile con adeguate politiche di offerta di servizi alle famiglie, coerente distribuzione del carico fiscale, lotta alla discriminazione di genere, in particolare nei luoghi di lavoro”, spiega.
“Questo Governo, quale prima misura di intervento a favore delle famiglie con redditi bassi e medi, si adopererà, con le Regioni, per azzerare totalmente le rette per la frequenza di asili-nido e micro-nidi a partire dall’anno scolastico 2020-2021 e per ampliare, contestualmente, l’offerta dei posti disponibili, soprattutto nel Mezzogiorno. E’ una delle varie misure che introdurremo anche al fine di sostenere la natalità e contrastare così il declino demografico”, aggiunge.
“Occorre procedere finalmente all’approvazione di una legge sulla rappresentanza sindacale, sulla base di indici molto rigorosi: vogliamo individuare il giusto compenso per i lavoratori non dipendenti, al fine di evitare forme di abuso e di sfruttamento che solitamente affliggono i più giovani professionisti”, annuncia il premier Giuseppe Conte alla Camera, che poi sottolinea: “Ci prefiggiamo di introdurre una legge sulla parità di genere nelle retribuzioni: è una battaglia che intendiamo portare a termine al più presto in omaggio a tutte le donne”.
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