Il premier Giuseppe Conte, nell’incontro con i sindacati, parlando dei centri estivi e delle scuole, avrebbe fra le altre cose detto, a quanto riferiscono le agenzie su segnalazione di alcuni partecipanti alla riunione: “Procedure semplificate per favorire le ristrutturazioni degli edifici scolastici. Questo è il momento per farlo, per avere aule ristrutturate e più sicure per i nostri ragazzi. Insieme ai ministri stiamo lavorando con il Comitato tecnico scientifico su protocolli di sicurezza per i bambini, accorti e rigorosi, e anche con Anci per avere un ventaglio di proposte che tengano conto delle peculiarità territoriali e delle esigenze della famiglie”.
“Stiamo lavorando per far ripartire la scuola in presenza a settembre, sicura ed efficiente. Centreremo questo obiettivo anche grazie al Piano Scuola”.
Nel Piano scuola da 400 milioni garantisce pure la connessione veloce (velocità a 1 Gbit con 100 Mbits di banda garantita) all’81,4% dei plessi scolastici, quelli del primo e secondo ciclo, per un totale di 32.213 edifici. I 400.430.897 milioni del Piano serviranno per coprire i costi strutturali per portare la banda ultralarga nelle scuole e per coprire i costi di connettività per 5 anni.
Previsti anche voucher per le famiglie: fino a 500 euro, in base all’Isee, per connessioni veloci, pc e tablet. Si tratterà di voucher di due tipologie: un contributo massimo da 200 euro per connessioni veloci e un contributo massimo da 500 euro (per Isee, Indicatori della situazione economica equivalente sotto i 20mila euro) per connessioni veloci e per l’acquisto di tablet e pc.
Sembrerebbe dunque che il potenziamento della banda ultralarga sarebbe pure in funzione di una più facile gestione della didattica metà in presenza e metà a distanza nel caso in cui a settembre il virus fosse ancora in circolazione in modo da evitare di avere classi troppo numerose a scuola.
Nel frattempo l’Esecutivo è al lavoro anche per aprire al più presto parchi, aree gioco e successivamente anche cortili e spazi delle scuole per i più piccoli.
Ma si è anche riunita la cabina di regia mirata a far partire i cantieri per ristrutturare le scuole più vecchie e dare vita all’edilizia provvisoria per favorire il distanziamento sociale e dunque classi più piccole: sono in partenza circa 2 mila cantieri.
L’Unione delle Province, con il presidente De Pascale, presente alla riunione che si è svolta da remoto, ha chiesto lo sblocco di risorse pari a 855 milioni in 5 anni con procedure accelerate e la definizione di un protocollo chiaro e condiviso che detti indicazioni per la riapertura in sicurezza a settembre delle 7400 scuole secondarie superiori.
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