Politica scolastica

Conte non parla di scuola, perplessa la Cisl, “meglio così” per la Uil

Per Pino Turi, segretario nazionale Uil-Scuola, è un bene che la scuola sia fuori dai discorsi e dai programmi del presidente Conte.

Il commento di Pino Turi (Uil-Scuola)

“Nel discorso del Presidente del Consiglio – dichiara infatti Turi – non ci sono particolari riferimenti alla scuola e anche il neo Ministro Bussetti ha solo parlato di dare dignità a chi lavora nella scuola”.
“Probabilmente – commenta Turi – i due programmi, antitetici, tra lega e M5S,  non consigliano interventi particolari. Ci sembra un bene visto che, a nostro parere, occorre consentire alla scuola di riprendere fiato dopo la overdose di riforme e di tagli degli ultimi venti anni”.
“Con il contratto appena firmato, opportunamente –  aggiunge  Turi –  abbiamo già posto modifiche alla legge 107 (che dovranno essere definite ulteriormente) e permesso, attraverso interventi di ripristino normativo, una ritrovata considerazione sociale e professionale ai lavoratori della scuola”.

Gissi (Cisl-Scuola) preoccupata

Al contrario, Maddalena Gissi, segretaria nazionale di Cisl-Scuola evidenzia “il silenzio inquietante di Conte”
“Nemmeno una parola sulla scuola nel discorso programmatico del Presidente del Consiglio. Dimenticanza? Disattenzione? Deliberata esclusione? – commenta Gissi –  Ci attendevamo che il suo intervento rimediasse al poco spazio riservato nel ‘contratto per il governo del cambiamento’ ai temi dell’istruzione e della formazione, trattati peraltro in modo a dir poco generico”.
“Non è andata così – si rammarica la segretaria Cisl-Scuola –  oggi il silenzio è stato davvero totale. Inquietante. Sarebbe quanto mai opportuno, a questo punto, che un incontro col nuovo ministro avvenisse quanto prima: Bussetti conosce per diretta esperienza i problemi e le urgenze cui è necessario mettere mano, noi siamo pronti a discuterne, al ministro chiediamo di esercitare con forte determinazione e autorevolezza l’importante ruolo che gli è stato affidato, richiamando se necessario la dovuta attenzione dell’intero Governo sulla scuola e sui suoi problemi”.

Sinopoli (Flc): assicurare risorse per il contratto

Francesco Sinopoli, segretario nazionale della Flc-Cgil, non commenta ancora il discorso programmatico di Giuseppe Conte ma sottolinea come “il primo segnale di attenzione da prestare al personale di questo importante settore sia quello di assumere un impegno preciso rispetto allo stanziamento delle risorse per il rinnovo del contratto del comparto ‘Istruzione e Ricerca’ 2019-2021”.
Ma per l’assunzione di questo impegno bisognerà aspettare la legge di bilancio 2019; come dire che la Flc-Cgil si augura che questo Governo regga almeno fino alla prossima primavera: in caso contrario potrebbe saltare persino una parte degli aumenti già previsti dal contratto attuale (la quota perequativa, come si sa cesserà di essere erogata a partire dal gennaio 2019).

 

 

Reginaldo Palermo

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