A Milano, e un po’ dovunque in Italia, continuano le proteste degli studenti contro la didattica a distanza e per chiedere il ritorno a scuola.
Anche ieri, scrivono le agenzie, una quarantina di alunni ha occupato simbolicamente il cortile del liceo classico Manzoni, disponendosi all’aperto, con indosso le mascherine e in modo da rispettare le distanze previste dalla normativa anti-Covid. Poi nel pomeriggio sono stati raggiunti da un’ottantina tra studenti della scuola e genitori, in solidarietà agli “occupanti”.
Infine, due ragazzi, portavoce del Collettivo politico Manzoni, hanno spiegato: “Noi ragazze e ragazzi del Collettivo politico Manzoni abbiamo occupato il cortile del nostro liceo perché riteniamo che la scuola debba essere al centro dell’attenzione e non l’ultima ruota del carro. Noi riteniamo che le scuole debbano essere riaperte in sicurezza: rimarremo qui, all’aperto, sempre per rispettare le norme anti-Covid fino a che non avremo delle risposte chiare. Siamo qui anche per le recenti decisioni di Regione Lombardia che ha rimandato autonomamente l’apertura delle scuole al 24 gennaio.
“Siamo qui dopo una giornata di lotta, ieri, partecipatissima dagli studenti, alla fine della quale siamo riusciti a consegnare a un funzionario della Regione che espone passo per passo i punti per una riapertura delle scuole in sicurezza. Siamo qui per protestare contro l’operato di Regione Lombardia e del governo che ancora una volta hanno deciso di lasciare la scuola in secondo piano”
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