Mobilità

Continuità sul sostegno, Barbacci (Cisl Scuola): “Non è la mobilità a ostacolarla”

La continuità sul sostegno? Non è la mobilità la causa del problema, ma tutt’altro. A pronunciarsi è la segretaria generale della Cisl Scuola Ivana Barbacci:

 “La continuità negata sui posti di sostegno è un problema reale, ma attenti a non sbagliare clamorosamente bersaglio se si fa della mobilità la causa di un problema che ha tutt’altra origine. Se è difficile, quasi impossibile, garantire la continuità sui posti di sostegno lo si deve anzitutto all’enorme squilibrio tra organico di diritto (quello su cui si possono costituire cattedre stabili) e quello effettivamente necessario a soddisfare il fabbisogno: i posti che possono essere coperti con personale di ruolo sono infatti poco più della metà di quelli attivati ogni anno, non riconoscere che quel fabbisogno rappresenta un dato strutturale è negare la realtà. Ma anche i posti in organico di diritto rimangono in gran parte affidati a supplenze, perché non ci sono abbastanza docenti specializzati per coprirli. Basti pensare che ne restano al momento vacanti 30.736, che solo in minima parte si riuscirà a coprire con assunzioni in ruolo. Anche in questo caso, con paradossi che abbiamo denunciato più volte, guardando il numero dei posti disponibili per l’accesso ai percorsi di specializzazione gestiti dalle Università, clamorosamente bassi proprio nelle aree territoriali in cui ne servirebbero molti ma molti di più”.

“I dati della mobilità di quest’anno, se correttamente riportati, dimostrano in realtà l’esatto contrario di ciò che a prima vista si lascia intendere: il numero di trasferimenti su sostegno riportato in questi giorni su “La Repubblica”, infatti, in realtà comprende circa 11.000 movimenti che non sono effettivamente tali, in quanto corrispondono ai docenti assunti dalle GPS di I fascia, la cui conferma in ruolo avverrà dal prossimo 1° settembre e che saranno confermati, se definitivamente assunti, proprio sul posto in cui stanno lavorando quest’anno. La mobilità dunque non ha ostacolato la continuità, al contrario l’ha favorita. Così come l’ha favorita una norma fortemente voluta dai sindacati, grazie alla quale attingendo dalle graduatorie di I fascia abbiamo risposto in modo positivo non solo alle attese dei lavoratori, ma anche alle esigenze di stabilità del sistema. La dimostrazione che il confronto e il negoziato producono risultati migliori di quanto non avvenga quando a prevalere sono le norme “bandiera” e le decisioni unilaterali di una politica autoreferenziale”.

Redazione

Articoli recenti

Assegnazioni provvisorie 2024, deroghe e vincoli: chi riguardano e chi riesce spuntarla? – DIRETTA ore 17,30

Arrivata nella serata del 27 giugno, l’Intesa relativa alle assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni per l’anno…

02/07/2024

Maltrattamenti scuola, prof denuncia collega ma viene minacciata dalla ds: “Vuoi perdere il posto di lavoro?”

Una storia alquanto contorta quella raccontata da Il Fatto Quotidiano. La protagonista è una dirigente…

02/07/2024

Maturità 2024, prova orale: commissioni esigenti e rigorose, una su tre ha chiesto anche il Capolavoro

Gli esami orali della Maturità 2024 hanno rappresentato una prova complessa e a tratti anche…

02/07/2024

Vandalismo sul tetto di una scuola, fermato un minorenne

Tre ragazzi sono stati sorpresi sul tetto di una scuola primaria in provincia di Pistoia,…

02/07/2024

Tfa Indire, Valditara: “O lasciamo che 85mila ragazzi siano seguiti da docenti non specializzati o creiamo canale parallelo”

Nella giornata di oggi, martedì 2 luglio, il ministro per l’Istruzione e il Merito, Giuseppe…

02/07/2024

Gravissimi disagi dei docenti per la revoca definitiva del proprio SPID in una fase cruciale dell’anno scolastico

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani segnala che in questi giorni moltissimi…

02/07/2024