Un emendamento alla legge di Bilancio 2024 di Daniela Sbrollini e Raffaella Paita senatrici del gruppo Azione-Italia chiede al Governo di modificare le norme in vigore in modo da favorire la continuità didattica per gli alunni con disabilità.
Un primo comma della proposta prevede di incrementare i posti di sostegno in organico di diritto nella misura di altre 2mila cattedre a partire dal 2024/25.
Una seconda disposizione prevede che il fabbisogno dei posti di sostegno calcolato che il MIM deve comunicare al Ministero dell’Università allo scopo di garantire un numero adeguato di docenti formati “deve essere pari almeno al 50 per cento del numero di posti di sostegno, inclusi quelli in deroga, assegnati a personale non specializzato nell’anno scolastico precedente, escluse le supplenze brevi e saltuarie.”
Un’altra norma dovrebbe servire a garantire un punteggio aggiuntivo ai supplenti specializzati.
Ma la disposizione più rilevante, che – ove dovesse essere approvata – farà certamente discutere molto è quella che modifica il decreto legislativo 66 del 2017 che, di fatto, non è mai stato applicato.
La norma attuale prevede che – a determinate condizioni e su richiesta della famiglia dell’alunno con disabilità – l’insegnante di sostegno supplente possa essere riconfermato l’anno successivo con un provvedimento del dirigente scolastico.
Al momento, la norma stabilisce però che questa possibilità valga solo per i supplenti “con titolo di specializzazione”; l’emendamento prevede invece che la conferma possa essere fatta “dando priorità a quelli con titolo di specializzazione”.
La “novità” dovrà essere ratificata con un decreto ministeriale applicativo da adottarsi entro 30 giorni dalla approvazione della legge di bilancio.
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