Il ministro spagnolo della Sanità, dei Servizi Sociali e dell’Uguaglianza, Ana Mato, ha proposto di aumentare da 13 a 16 anni l’età minima per i rapporti sessuali consenzienti. Sotto questo limite rimane la violenza sessuale. La proposta è stata fatta nel corso di un’audizione dinanzi alla Commissione parlamentare per la parità.
Attualmente il limite di età spagnolo è il più basso tra quelli dei Paesi vicini e la Mato intende adeguarsi alle raccomandazioni del Comitato dei diritti del fanciullo dell’ONU contro la pedofilia e del Consiglio d’Europa il quale considera che al di sotto dei 15 anni un bambino non può acconsentire a un rapporto sessuale con un adulto.
Il piano che sta predisponendo la Mato si articola in 30 obiettivi e fa parte di un progetto più ampio per la tutela dei bambini e delle donne maltrattate, dotato per il periodo 2013-2016 di un finanziamento di 5,2 miliardi per il Piano per i bambini e gli adolescenti, e 1,5 miliardi contro la violenza domestica. Il ministro ha evidenziato la drammaticità della situazione in cui vivono molte donne e bambini, ricordando che dall’inizio dell’anno vi sono state 23 vittime di violenza domestica.
Secondo un recente studio, in Spagna oltre l’80 per cento delle vittime di abusi e violenze domestiche non denuncia l’aggressore. (ANSA)
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