In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra il 20 novembre, l’impresa sociale ‘Con i Bambini’ organizza una tre giorni di incontri ed eventi nazionali dedicati ai temi del contrasto della povertà educativa dei bambini e degli adolescenti, con particolare riferimento al disagio degli adolescenti e alla promozione di tutte quelle azioni educative utili affinché le nuove generazioni si sentano protagoniste del loro tempo presente e futuro.
‘Con i Bambini’ è una società senza scopo di lucro costituita nel 2016 per attuare i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, previsti dal Protocollo d’Intesa stipulato in quello stesso anno tra il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Presidente di Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria.
L’iniziativa – si legge sul sito della Società organizzatrice – si svolgerà a Roma nei giorni 18, 19 e 20 novembre ed è rivolta principalmente alla comunità educante, nelle sue diverse articolazioni: operatori ed educatori, dirigenti scolastici e insegnanti, rappresentanti delle fondazioni e degli enti locali, famiglie, giornalisti, ragazzi e ragazze. L’intento è quello di approfondire e condividere gli aspetti rilevanti nel lavoro di contrasto al fenomeno della povertà educativa, rappresentando al tempo stesso l’azione diffusa messa in campo in questi anni dal Fondo.
Interessante, nel pomeriggio della prima giornata di incontri – al cinema Farnese – la tavola rotonda sul tema ‘Ascoltare gli adolescenti. Il ruolo degli adulti’. Neuropsichiatri, pedagogisti e scrittori cercheranno di dare risposta a uno dei quesiti più complessi: come relazionarsi con gli adolescenti di oggi? Le restrizioni della pandemia hanno accelerato una tendenza all’isolamento che era in corso già da anni. Oggi, quasi 100 mila ragazzi e ragazze sono a rischio dipendenza dai social media, oltre 65 mila hanno una tendenza al ritiro sociale, circa 500 mila rischiano una dipendenza dai videogiochi. Tutto questo causa difficoltà comunicative tra gli adolescenti stessi e con gli adulti.
Il giorno successivo, all’Università Gregoriana, docenti e dirigenti scolastici tratteranno un tema di sicuro interesse per chi, come noi e i nostri lettori, si occupa di questo: ‘Scuola, educare non solo istruire’. L’incontro – leggiamo nella presentazione della tavola rotonda – è un’occasione per riflettere sul ruolo della scuola, che oggi più che mai non può limitarsi a istruire scolari e studenti, ma deve prendere coscienza del suo ruolo educativo, valorizzando gli insegnati e integrando la loro azione con quella di figure professionali diverse (educatori, trainer sportivi, esperti di laboratori e attività creative, guide di comunità e esperienze educative le più diverse). Si rifletterà su nuove modalità di fare scuola a partire dalle buone pratiche già sperimentate e sulla cura della inter-professionalità in campo educativo.
Si arriva così a mercoledì 20, in cui si celebra, come dicevamo, la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Presso l’Auditorium della Biblioteca nazionale centrale di Roma, la sintesi della tre giorni: incontro e ascolto delle comunità educanti e soprattutto dei giovani, con la condivisione di dati, esperienze, storie e buone pratiche già avviate nei territori. La Biblioteca nazionale è stata individuata come luogo fortemente simbolico per il contrasto della povertà educativa e per il ruolo che la cultura ricopre nell’offrire possibilità di crescita umana e sociale alle nuove generazioni.