La Corte d’Appello di Roma ha ordinato espressamente all’Amministrazione di dare avvio “senza ritardo” al procedimento di contrattazione collettiva. Lo fa sapere la Flc Cgil.
La sentenza del Tribunale capitolino, è arrivata proprio alla vigilia dello sciopero generale del 20 maggio, e sancisce un’altra sconfitta del Governo, come riporta la FlcGgil, rafforzando le motivazioni della mobilitazione nazionale.
“Le argomentazioni dell’Amministrazione, si legge sul sito del sindacato guidato da Domenico Pantaleo, che ha richiesto non solo l’annullamento ma anche la sospensione della sentenza, risiederebbero nel pericolo che i lavoratori del comparto della conoscenza, potrebbero, sulla base della precedente sentenza del Tribunale di Roma, adire l’autorità giudiziaria con richieste di tipo risarcitorio”.
“È esattamente quel che vogliamo, tuona la FlcCgil, che i lavoratori siano risarciti del maltolto. Ed è bene che ciò avvenga attraverso la contrattazione collettiva, subito. Senza cincischiamenti e stiracchiate teorie, che certo non possono ribaltare quanto ha sancito la Corte costituzionale: la contrattazione va riattivata per tutti i settori pubblici. Soprattutto, aggiungiamo noi, dal momento che ormai è stato firmato l’Accordo sui Comparti pubblici, la cui mancata sottoscrizione era l’ultimo alibi del governo per rinnovare i Contratti”.
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