Continueremo a partecipare alla contrattazione integrativa a tutti i livelli: lo sostiene lo Snals, che il 9 febbraio scorso non ha firmato il contratto scuola del trennio 2016/2018.
E anche se la clausola esclusiva era sta sottoscritta proprio dallo stesso Snals nel 2007.
“Giorni fa – dichiara la segretaria nazionale Elvira Serafini – alcune testate giornalistiche hanno riportato la notizia dell’esclusione dello Snals-Confsal dai tavoli della contrattazione integrativa in quanto non firmatario del Ccnl del Comparto Istruzione Università e Ricerca”.
“Si dà il caso – aggiunge subito Serafini – che non sia possibile subordinare la partecipazione al requisito esclusivo della sottoscrizione dei relativi contratti collettivi. Il dissenso è legittimo, pertanto non è possibile escludere le organizzazioni sindacali rappresentative e partecipative come lo Snals”.
Peccato che la norma secondo cui possono partecipare alla contrattazione integrativa solo i sindacati firmatari del CCNL stia scritta, nero su bianco, nel contratto del 2007, regolarmente firmato e sottoscritto anche dallo Snals. Lo prevede infatti l’articolo 7 che definisce in modo chiaro e inequivocabile la composizione delle delegazioni che possono sedere ai tavoli contrattuali.
Lo Snals, tuttavia, elenca 5 buoni motivi in base ai quali questa regola non sarebbe più valida
Innanzitutto lo Snals “è un sindacato rappresentativo (art. 43 D. Lgs. N. 165/2001), in quanto ha una rappresentatività superiore al 5%, considerata la media tra il dato associativo e il dato elettorale”.
Inoltre lo Snals “beneficia delle prerogative sindacali sancite dal CCNQ del 4 dicembre 2017 (diritto di assemblea, diritto di affissione, diritto ai locali, diritto ai permessi, ai distacchi e alle aspettative sindacali” e ha pieno diritto di presentare proprie liste alle elezioni per il rinnovo delle RSU.
Il nostro sindacato – sottolinea ancora Serafini – “ha diritto a partecipare alla contrattazione collettiva nazionale secondo quanto previsto dall’articolo 43, 1° comma del decreto 165/2001”
Con un ardito salto logico, Serafini conclude: “Lo SNALS-CONFSAL ha dunque diritto a partecipare alla contrattazione in quanto sindacato rappresentativo e partecipativo. Ogni limitazione di tale diritto costituirebbe una violazione dei principi della libertà sindacale e del buon andamento dell’amministrazione, principi costituzionalmente garantiti. Ogni esclusione determinerebbe – come ulteriore conseguenza – la distinzione dei sindacati non in base alla loro rappresentatività ma al fatto che aderiscano o meno alla proposta datoriale”.
La protesta dello Snals appare ovviamente del tutto legittima e comprensibile, anche se non si comprende bene per quale motivo la clausola in questione sia stata tranquillamente sottoscritta nel CCNL del 2007.
Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…
"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…