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Contrattazione integrativa e di istituto: Flc-Cgil denuncia i comportamenti dell’unico sindacato non firmatario del CCNL

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Il tempo aggiusta tutto? 
Spesso, ma non sempre, anzi alle volte può accadere che con il passare del tempo certe situazioni si aggravino come può capitare per esempio con le malattie.
E ormai i rapporti fra Flc-Cgil e Uil Scuola sembrano proprio seguire questa regola.

Un paio di giorni addietro il sindacato di Gianna Fracassi ha diramato un comunicato durissimo contro Uil Scuola (per la verità il nome del sindacato non viene mai fatto, ma visto che si parla dell’ “unico sindacato non firmatario del CCNL” non ci sono dubbi che il riferimento sia proprio al sindacato di Giuseppe D’Aprile)

Senza molti giri di parole Flc-Cgil scrive che “un sindacato bandito (dalle trattative integrative, dal confronto e dall’informativa) per determinazione del CCNL, del Ministero, dell’ARAN e della Magistratura fa circolare una nota che giunge alle scuole che vengono minacciate di azioni legali se non consentono a quel sindacato la partecipazione alle relazioni sindacali”.

“In prossimità dell’apertura della contrattazione integrativa di scuola – aggiunge la Flc – l’unico sindacato che non ha firmato il CCNL 2019-2021 fa circolare una nota del suo ufficio legale al fine di intimare alle scuole di consentire la sua partecipazione all’informativa e al confronto sindacale, minacciando in caso contrario azioni giudiziarie con richiesta di risarcimento di tutti i danni subiti e subendi”.

“E a supporto di ciò – scrive ancora il sindacato di Fracassi – si cita un’ordinanza del tribunale di Roma dell’aprile del 2024 che è stata superata però da un’altra ordinanza del giugno 2024 che esclude questa organizzazione dalle relazioni sindacali attuative del CCNL fino a pronunciamento del giudice previsto per dicembre 2024”.

La Flc ricorda che pochi mesi fa Uil-Scuola aveva tentato di partecipare al confronto presso il Ministero ma, sulla base della suddetta seconda ordinanza, è stato allontanato dai funzionari ministeriali.

Secondo il sindacato di Fracassi c’è il rischio che tale comportamento venga replicato in tutti gli uffici regionali e nelle scuole.
Durissima la conclusione della nota della Flc: “Le scuole sono luogo di legalità ed è raccapricciante che un sindacato disconosca leggi e sentenze. I Dirigenti Scolastici e le scuole sanno cosa fare e non si lasceranno intimidire da chi è bandito (dalle trattative integrative, dal confronto, dall’informativa)”.

E’ curioso il fatto che, almeno fino a questo momento, Uil Scuola non abbia ancora replicato alle accuse della Flc-Cgil ma c’è da credere che la questione potrebbe avere strascichi imprevedibili.
Vedremo nei prossimi giorni se il sindacato di Giuseppe D’Aprile vorrà intervenire per chiarire la vicenda o per fornire una versione diversa da quella della Flc.