Al professore Tiziano Treu risponde personalmente il presidente dell’Aran Antonio Naddeo che “bacchetta” la Uil Scuola e ribadisce che le regole della contrattazione integrativa sono condivise non da oggi dalla parte pubblica e dai sindacati: alla contrattazione di secondo livello possono partecipare esclusivamente i sindacati che sottoscrivono il CCNL e questo principio vale da sempre.
Naddeo affida ad un comunicato ufficiale il punto di vista dell’Agenzia che presiede: “È mio dovere sottolineare come il ricorso a tecnicismi e cavilli giuridici non faccia altro che alimentare contenziosi che vanno a detrimento dell’efficacia stessa della contrattazione. Questi atteggiamenti non contribuiscono alla costruzione di un ambiente lavorativo collaborativo e produttivo”.
“Tutta la discussione – sottolinea Naddeo – si concentra su un parere legale commissionato dalla Uil allo studio legale Fieldfisher e redatto dal prof. Tiziano Treu, nell’ambito della sua attività libero-professionale. È importante sottolineare che, come Aran, siamo fermamente impegnati a rispettare gli accordi sanciti nel contratto, che prevedono chiaramente la partecipazione alle contrattazioni di secondo livello solo per le Rsu, come stabilito dalla legge, e per i sindacati che hanno firmato il contratto nazionale”.
“Questa posizione – spiega – non nasce da una mera formalità, ma è il risultato di una visione condivisa e di un impegno verso la stabilità delle relazioni sindacali. Ricordo che anche la Uil, in passato, ha condiviso questa interpretazione, come dimostrato quando il sindacato Snals non firmò il Ccnl relativo al triennio 2016-2018. Questo approccio ha sempre garantito l’equilibrio e la trasparenza nelle nostre pratiche contrattuali”.
“Invito quindi la Uil Scuola – conclude il presidente – a un dialogo aperto e costruttivo, basato sul rispetto delle regole e degli accordi che abbiamo quasi sempre condiviso e sottoscritto insieme. È solo attraverso il dialogo e la collaborazione che possiamo superare le divergenze e lavorare efficacemente per il benessere dei lavoratori e per il progresso delle nostre istituzioni”.
Tutto questo significa che, nei prossimi giorni, quando il Ministero aprirà il confronto per il contratto sulla mobilità, la Uil Scuola rimarrà fuori e non potrà sedere al tavolo della trattativa.
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