Categorie: Generico

Contrattazione separata, cambia la rappresentanza

La contrattazione separata per i docenti si farà e potrebbe partire già dalla prossima tornata contrattuale. E’ quanto ha dichiarato, di recente, il ministro Letizia Moratti, in occasione di un convegno organizzato da alcune associazioni professionali.
Un intendimento che, se attuato, determinerebbe un vero e proprio terremoto tra le sigle sindacali.
I sindacati confederali e lo Snals, infatti, devono il loro potere contrattuale proprio al fatto di essere organizzazioni onnicomprensive. In pratica, Cgil, Cils, Uil e Snals, sono caratterizzate dall’avere tra proprie fila dirigenti scolastici, docenti e personale Ata. E ciò determina un forte tasso di rappresentatività che consente ai sindacati firmatari di controllare, saldamente, oltre il 51 per cento della rappresentatività.
Secondo la disciplina fissata dall’art. 47-bis del D.L.vo n. 29/1993, come riformato e vigente, il tasso di rappresentatività delle organizzazioni sindacali si calcola, infatti, facendo la media tra le deleghe in busta paga (tessere) e i dati elettorali delle Rsu.
Fermo restando che i parametri di riferimento tengono conto di tutte le componenti della scuola. Ma tutto ciò penalizza fortemente le associazioni professionali di docenti, che non possono vantare tessere provenienti dal personale Ata. Una situazione che dovrebbe cessare a breve se il ministro porrà in atto l’intendimento relativo alla costituzione dell’area separata.
A fare le spese del nuovo criterio di contrattazione dovrebbe essere soprattutto la Uil, organizzazione che controlla una fetta consistente di tessere Ata. A seguire la Cgil, che si è fortemente rafforzata anche delle nuove tessere del personale proveniente dagli enti locali, la Cils e lo Snals.
Viceversa, il nuovo criterio avvantaggerà notevolmente la Gilda degli insegnanti, che è costituita solo ed esclusivamente da docenti delle scuole di ogni ordine e grado.
Dunque, un segnale di apertura nei confronti delle associazioni professionali che, però, ritengono che a tale iniziativa debba seguire anche una politica di aumenti retributivi: "La separazione delle aree è un passaggio obbligato se si intende procedere sulla strada della valorizzazione professionale degli insegnanti italiani" ha commentato Alessandro Ameli, leader della Gilda "ad essa, ovviamente, fin dal prossimo contratto, andranno uniti importanti aumenti retributivi, tali da portare i nostri insegnanti sempre più vicini ai colleghi europei".

Adalberto Reggiani

Articoli recenti

Mense scolastiche, boom di richieste di menu vegetariani o vegani Milano. Selvaggia Lucarelli: “Le belle notizie”

Come riporta La Repubblica, che ha attenzionato il caso di Milano, sono sempre di più…

23/12/2024

Anna Pepe “manda quel paese” una sua docente durante un’intervista: “Guarda dove sono adesso, prof”

Sono molti i vip che spesso si abbandonano a ricordi della scuola e dei loro…

23/12/2024

Maturità, tornano sui banchi dopo decenni per fare la traduzione di latino o greco: il liceo Galilei fa bis

Torna Rimaturità, la ‘prova d’esame’ per gli ex studenti del Liceo Classico Galileo di Firenze:…

23/12/2024

Precari Scuola, per la NASpI necessario comunicare entro il 31 gennaio il reddito presunto riferito al 2025

Dal mese di dicembre 2024, l’INPS, tramite la “Piattaforma di Proattività”, ha avviato una campagna…

23/12/2024

Linee guida Educazione Civica, docente scrive Valditara: “Farò l’opposto”. Usr Lazio prende le distanze: “Lettura distorta”

Hanno fatto discutere molto le parole di un docente di un liceo di Roma, scritte…

23/12/2024

Certificati medici per giustificare l’assenza dal lavoro, non devono contenere dati sulla salute: provvedimento del Garante privacy

Le certificazioni che attestano la presenza in ospedale, necessarie per giustificare un’assenza dal lavoro o…

23/12/2024