Il Governo e i Sindacati sapranno benissimo che esistono disparità tra i precari assunti fino al 30 giugno e quelli assunti fino al 30 agosto. Le ferie, ad esempio vengono conteggiate diversamente.
Ad esempio, i giorni di vacanza di Pasque e Natale, tranne quelli segnati in rosso sul calendario, vengono scalati dalle ferie dei precari con contratto al 30 giugno e non dagli altri.
Detto questo, io, se fossi nel Governo o nei Sindacati, prima che il problema del precariato venga risolto (chissà quando) farei in modo che tutti i contratti annuali avessero scadenza il 31 agosto. Perché non ci siano disparità di trattamento e, soprattutto, per evitare ai precari anche l’umiliazione di chiedere l’indennità di disoccupazione per i mesi estivi.
Non sono un tecnico, ma credo che questa riforma non avrebbe costi eccessivi e sarebbe una bella conquista per tutti e renderebbe il nostro Paese un po’ più civile.
Michele Zaccone
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