La Gilda nazionale degli insegnanti aveva ricorso nel marzo 2017, al Comitato dei Ministri del Consiglio europeo, contro la reiterazione dei contratti a tempo determinato nella scuola. A giugno 2021, dopo 4 anni, il suddetto Comitato ha dato delle precise raccomandazioni al governo italiano in merito alla stabilizzazione del personale precario nella scuola e all’evitare l’abuso dei contratti a tempo determinato.
La Gilda comunica l’ennesima legnata all’Italia in tema di precariato da parte dell’Europa. Il Comitato dei Ministri del Consiglio europeo, viene specificato in una nota Gilda del 17 gennaio 2022, ha emanato alcune raccomandazioni indirizzate al governo italiano rispetto al ricorso avanzato nel marzo del 2017 dalla Federazione Gilda-Unams, tramite la Cgs (Confederazione Generale Sindacale), contro l’abuso nella reiterazione dei contratti a tempo determinato nella scuola, che vìola la normativa europea secondo cui dopo 36 mesi i precari devono essere stabilizzati.
Poiché la situazione non è mutata, conclude la nota della Gilda insegnanti, in assenza di provvedimenti concreti da parte del Governo italiano, si raccomanda di adottare tutte le misure legislative necessarie per ridurre progressivamente il numero di contratti a termine stipulati ininterrottamente nel settore della pubblica istruzione.
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