L’incontro Miur-Sindacati del 26 agosto non ha prodotto risultati concreti, come d’altronde era prevedibile, visto che alla riunione non erano presenti rappresentanti del Governo.
I tecnici del Ministero hanno però fornito un dato che sembrerebbe smentire le previsioni catastrofiche di qualche giorno fa: i precari che a partire da settembre perderebbero l’incarico dovrebbero essere 16mila e non 18/20 mila come qualcuno temeva.
Secondo le prime stime del Ministero la situazione sarebbe pesante nelle province del sud ma “sotto controllo” al nord dove addirittura in molti casi si sta già attingendo alle “code” delle graduatorie per coprire i posti vacanti.
Intanto è confermato che diverse regioni (Sicilia, Sardegna, Abruzzo, Puglia e Campania fra le altre) stanno già sottoscrivendo le intese con Miur e Inps per i cosiddetti contratti di disponibilità che prevedono l’erogazione di una indennità di disoccupazione a tutti i precari ai quali non verrà rinnovato l’incarico per il prossimo anno.
E proprio in queste ore arriva la notizia che anche il Governatore della Lombardia Roberto Formigoni ha annunciato di voler intervenire per garantire una ‘indennità ai precari della regione.
A questo proposito i sindacati stanno ponendo la questione del riconoscimento giuridico del periodo coperto dall’indennità; i tecnici del Miur hanno reso noto che per risolvere il problema sarebbe necessario uno specifico provvedimento legislativo al quale – a quanto riferito nel corso dell’incontro – si starebbe già lavorando.
Da parte sindacale c’è molta cautela, anche perché al momento attuale non è ancora chiaro se i contratti di disponibilità riguardino solo i docenti o anche il personale Ata.
“Mi pare che il Governo sia totalmente privo di idee su come affrontare il problema del precariato – ci dice Mimmo Pantaleo, segretario nazionale di Flc-Cgil – e questo è molto preoccupante perché dai territori ci stanno arrivando notizie di situazioni drammatiche”.
“Il dato fornito dal Miur (16mila precari senza contratto) – dichiara per parte sua il coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio – è un po’ in controtendenza rispetto alle notizie che mi arrivano dalle province del sud: a Benevento lo scorso anno erano stati attribuiti 400 incarichi, quest’anno si arriverà a mala pena a 40-50; a Salerno si parla di 1.500 precari senza posto. Comunque stiamo avviando una ricognizione generale per conoscere meglio la situazione”.
Anche UilScuola sta seguendo con molta attenzione la situazione e, per bocca del proprio segretario generale, afferma che intende “sostenere la protesta e le legittime preoccupazioni” dei precari per i quali “va assolutamente trovata una soluzione”.