Nel Comparto Istruzione e Ricerca, continua in maniera significativa il trend (già evidenziato lo scorso anno) di
riduzione delle materie non previste come oggetto di contrattazione (solo il 9,8%). Se si considera che questo dato è ancora migliorativo rispetto allo scorso anno (12%) che già aveva riscontrato una forte diminuzione rispetto al dato 2018 (22,8%) si può ritenere che ci si trovi di fronte ad una evoluzione positiva e consolidata.
Questa è l’informazione contenuta nell’ultimo rapporto ARAN sui contratti integrativi sottoscritti dalle pubbliche amministrazioni. Il monitoraggio fornisce i dati di sintesi dell’anno 2021 e dedica, inoltre, uno specifico approfondimento alle materie trattate nei contratti dell’anno 2020.
Nel Comparto Istruzione e Ricerca, rileva l’ARAN, è consistente la percentuale di contratti di tipo normativo (64%).
Per avere un’idea delle materie trattate, viene proposta una tabella di sintesi, in cui sono riportate le materie legittimamente trattabili in base al contratto ed alla legge (indicate con la lettera A) e quelle che, in base alla contrattazione nazionale, sono oggetto di confronto (lettera B).
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