La trattativa fra sindacati e Governo in materia di contratti pubblici sta segnando una curiosa accelerazione. Si parla di firma dell’accordo nell’arco dei prossimi giorni. Prima della ormai fatidica data del 4 dicembre che sembra ormai lo spartiacque fra due epoche.
Peraltro l’offerta del Governo non è straordinaria (si parla di 85 euro di aumento, ma quasi certamente a regime e cioè fra 2-3 anni, visto che lo stanziamento della legge di bilancio non copre questa cifra).
Ma in che modo il Governo pensa di ottenere l’assenso dei sindacati?
Con un ragionamento semplicissimo: “Cari sindacati, delle due l’una: o vince il SI’ o vince il NO; nel primo caso rimarremo ben saldi in sella e dovrete rassegnarvi ad altri due anni di lacrime e sangue; se vince il NO, il Governo cade, ci saranno almeno 6 mesi di transizione e il prossimo tavolo lo vedrete forse nell’autunno prossimo. Vedete voi: l’offerta di oggi è modesta, ma sicura ma del doman non v’è certezza”.
Insomma quella del Governo sembra davvero una proposta che non si può rifiutare.
Una domanda arrivata alla nostra redazione, ci impone di fare un chiarimento importante sul 30%…
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni in questi giorni è andata in Lituania a visitare…
Come abbiamo scritto, è partito il 21 dicembre scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova…
La scrittrice Susanna Tamaro è tornata a parlare della sua battaglia contro l'uso troppo pervasivo…
In questo scorcio di fine anno sono diverse le procedure concorsuali e selettive riguardanti il…
Secondo una ricerca recente di Forum PA, la crescita culturale degli otto milioni di studenti…