Tutti noi siamo concentrati sulla parte economica del contratto. Personalmente ho scritto diversi articoli sulla beffa che probabilmente subiremo. Mi riferisco ai 10-20 € (lordi) che riceveremo. Tutti o solo i meritevoli? Per il momento è difficile ipotizzare chi saranno i beneficiari. Se verrà presa questa decisione, a mio parere, si andrà contro l’art. 36 della Costituzione che prevede l’ “efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.”
Questa attenzione giustificata da sette anni di “vacanza contrattuale” rischia, però di distoglierci dalle trappole che un eventuale contratto giuridico ci proporrà. E’ risaputo che tra il patto contrattuale del 2007 e quello che verrà, esiste il Decreto Brunetta (2009), il quale al momento non ha espresso tutta la sua forza e potenza “asfaltatrice” riguardanti alcuni diritti come i permessi retribuiti , le ore di insegnamento ( probabile ), gli impegni non frontali etc.
Infatti, nell’interregno vige il principio che le norme favorevoli al dipendente e previste nel Contratto Nazionale di Lavoro, approvate prima del suddetto disposto rimangano valide. Dopo invece entrerà in vigore la disposizione “brunettiana” che i Contratti non potranno “smentire” ad es. la L. 107/15 ( “La Buona Scuola” ) che ha decontrattualizzato alcuni aspetti. Il bello verrà poi con il decreto delega ( uno dei tanti, previsti dalla legge sulla “Buona scuola”) riguardante il Nuovo Testo Unico. Da qui avremo un combinato ” peggiorativo” e ” punitivo” di salari praticamente fermi a fronte di un aumento di incombenze e oneri. Assisteremo quindi al processo di ulteriore precarizzazione del docente. Egli sarà “leggero” nei diritti, ma “pesante” nei doveri. In questo contesto si concluderà anche la “singolarizzazione” del suo profilo giuridico, che lo porterà a trattare individualmente il rapporto di lavoro con l’Amministrazione. Sarà solo e più debole! Perderà quel senso di appartenenza ad una comunità educante e scolastica. Sarà il trionfo dell’ ” homo homini lupus ” ( T. Hobbes ) e del ” Divide et impera”. Per evitare tutto questo il sindacato ripete il solito copione: lo “scioperetto”, strumento innocuo che danneggia solo le tasche dei docenti!
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