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Contratto, al via le trattative per il rinnovo ma per gli aumenti c’è tempo. Fedeli: chiudiamo presto

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Il 27 giugno si è svolto all’Aran il primo incontro sui rinnovi contrattuali nella P.A. fermi da oltre otto anni: la scuola guarda interessata.

E anche la ministra dell’Istruzione: “la riapertura della contrattazione, dopo otto anni di blocco, per il rinnovo del contratto del pubblico impiego è una notizia importante, anche per i nostri settori”, ha detto Valeria Fedeli.

“Si tratta – ha continuato – di un atto doveroso, che nel comparto Istruzione e Ricerca consente finalmente di riconoscere l’impegno di chi ogni giorno è al servizio delle nuove generazioni e del Paese”.

La responsabile del Miur ha quindi ricordato che il 14 giugno scorso ha incontrato al Miur le organizzazioni sindacali, con le quali è stato avviato il lavoro preliminare che porterà alla predisposizione, da parte del Miur, delle linee di indirizzo per il rinnovo contrattuale per il periodo 2016-2018.

Dopo una prima riunione plenaria, che ha coinvolto i rappresentanti di tutti i settori del comparto Istruzione e Ricerca, sono ora in corso tavoli di approfondimento specifici su Scuola, Università, Afam e Ricerca. I lavori si chiuderanno i primi di luglio.

 

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Va ricordato, tuttavia, che per il fronte stipendiale anche se la ministra intende velocizzare il più possibile la trattativa di comparto, i fondi per gli aumenti stipendiali devono in buona parte essere ancora stanziati. E siccome il via libera deve arrivare con la ex Finanziaria di fine 2017, si potranno materializzare in busta paga solo l’anno prossimo.

“Il rinnovo dei contratti non è una questione amministrativa – ha detto ancora la ministra – ma uno strumento di qualificazione ulteriore del nostro sistema di istruzione scolastica e universitaria, del sistema della ricerca e dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Per questo abbiamo subito avviato i lavori preliminari all’atto di indirizzo e per questo vogliamo agire rapidamente, dando il giusto riconoscimento professionale ed economico a chi opera nei nostri settori”.

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