Politica scolastica

Contratto, bonus e chiamata diretta potrebbero restare, sindacati preoccupati

Due giorni fa le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del comparto scuola (Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola e Snals) hanno concordato la linea da mantenere nei confronti del Governo in materia contrattuale.
Spicca fra le altre richieste quella relativa alle prerogative del contratto stesso. I sindacati chiedono infatti che venga consegnata al tavolo della trattativa la facoltà di abrogare o modificare le norme della legge 107 che più di altre hanno avvelenato il mondo della scuola in questi due anni (bonus e la chiamata diretta innanzitutto).
La richiesta, per la verità stupisce alquanto dal momento che da diversi mesi (in pratica dal momento della approvazione dei due decreti Madia che modificano le norme in materia di rapporto fra legge e contratto) i sindacati sostengono che ormai non ci sono più ragioni che impediscono di abrogare norme di legge per via contrattuale.

I sindacati perdono le certezze?

Più di una volta nei mesi scorsi i sindacati hanno rassicurato i docenti affermando che bonus e chiamata diretta sono istituti virtualmente morti.
In realtà la questione è molto più complessa e la cancellazione di bonus e chiamata diretta potrebbe rivelarsi se non impossibile quanto meno poco probabile.

IL DECRETO MADIA

Come abbiamo avuto modo di spiegare già in diverse altre circostanze, il decreto Madia (il n. 75/2017) cancella sì le norme del decreto Brunetta che introducevano il principio del primato della legge sul contratto ma conferma anche la vecchia regola contenuta nel TU 165 del 2001: i contratti nazionali possono modificare le norme contrattuali in materia di rapporto di lavoro a meno ma solo se le norme stesso non vietano già all’origine la loro modifica per via contrattuale.

Cosa prevede la legge 107

Ed è proprio per questo che difficilmente i sindacati potranno ottenere i risultati che sperano: le norme contenute nella legge 107 sono considerate dalla legge stessa come “non modificabili per via contrattuale”.
Per essere più precisi il comma 196 della 107 recita:  “Sono inefficaci le norme e le procedure contenute nei contratti collettivi, contrastanti con quanto previsto dalla presente legge”.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Uomo in stato confusionale si introduce in una scuola: panico tra docenti e alunni, intervengono due genitori

Un altro caso relativo ad una persona esterna alla scuola che si è introdotta in…

22/11/2024

Un docente che non ha tempo di insegnare è la morte della scuola: esplode il dibattito sulla troppa burocrazia. È davvero così?

I docenti, soprattutto coloro che insegnano nella scuola secondaria di secondo grado, sono frustrati perché…

22/11/2024

Valutazione dirigenti scolastici, incontro al Mim. Flc Cgil: “Da garanti dell’autonomia garanti di disposizioni impartite dall’alto”

Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…

22/11/2024

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la lettera di Valditara alle scuole – PDF

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…

22/11/2024

Mobilità 2025-2028, che punto è la trattativa? Quali novità sulle precedenze? Risponde l’esperto

Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…

22/11/2024

L’insegnante aggredita da 30 genitori è indagata: “Atto dovuto”. Lei replica: “Non verrà fuori nulla di compromettente”

L'insegnante di sostegno che è stata aggredita da una schiera di trenta genitori inferociti è…

22/11/2024