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Contratto dei dirigenti: superati (forse) gli ultimi ostacoli

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Il contratto dei dirigenti scolastici ha compiuto un piccolo passo in avanti nella giornata del 23 marzo: il Consiglio dei Ministri avrebbe dovuto prendere in esame la nuova versione del contratto sottoscritta un paio di settimane addietro fra Aran e sindacati (Cgil-Flc, Cisl-Scuola, Snals e Anp).
Secondo quanto si apprende da una nota dell’Anp diramata proprio mentre a Palazzo Chigi era in corso la riunione deI Consiglio dei Minsitri, il Governo in realtà non ha deciso nulla in tal senso, perchè poche ore prima il Dipartimento della Funzione Pubblica aveva autonomamente deciso di trasmettere direttamente l’ipotesi contrattuale alla Corte dei Conti.
Nella giornata del 22 Cgil, Cisl e Snals – stanchi dei continui rinvii – aveva anche inviato un vero e proprio ultimatum al Governo.
Nei giorni scorsi pareva che la stipula definitiva potesse slittare addirittura di qualche mese, in quanto il comitato direttivo dell’Aran era scaduto e senza Aran non sarebbe stato possibile trasmettere alla Corte dei Conti l’ipotesi contrattuale sottoscritta il 9 marzo.
In quella occasione le osservazioni fatte in precedenza dal Consiglio dei Ministri erano state recepite e tutti davano per certo che la chiusura della vicenda sarebbe stata questione di ore o al massimo di giorni.
“E invece – accusano Cgil, Cisl e Snals – con procedura irrituale e incomprensibile, il CCNL è stato rispedito al Dipartimento della Funzione Pubblica e poi al Ministero dell’Economia”.
Al tempo stesso era emerso anche il problema della trasmissione del testo contrattuale alla Corte dei Conti, determinato dalla assenza del direttivo dell’Aran.
Ma adesso, con la decisione assunta dalla Funzione Pubblica, tutti questi problemi sembrano superati.
Resta da vedere, ovviamente, se la Corte dei Conti esprimerà parere favorevole: in caso contrario, come in una sorta di gioco dell’oca, bisognerà ricominciare tutto da capo. E, con il cambio di Governo, c’è il rischio che la vicenda si concluda solo fra qualche mese.