I lettori ci scrivono

 Contratto Di Maio, cercasi la scuola!

Contratto Di Maio,  l’intervento del capolitico del M5S chiarisce molto! Tutto! La scuola scompare. La responsabilità è solo nostra!

Contratto Di Maio, la lettera al “Corsera”

Questa mattina “Il Corriere della Sera”, propone in terza pagina la lettera-contratto, rivolta al Pd, a firma di Luigi Di Maio.
Abituato a considerare i fatti, gli elementi da cui partire per le mie considerazioni, ho letto attentamente e più volte il contenuto.
Bene, si parla di immigrazione, lotta alla povertà, riduzione delle tasse, sanità pubblica, costi della politica.

Come al solito manca…

Nell’elenco manca la Scuola
Nel lavoro di sintesi “paga la Scuola”.
Non si parla di abolizione della “Buona Scuola”, fiore all’occhiello della politica renziana.
Considerata importante dal Pd, tanto da sacrificare sul suo altare una parte dei voti. Non in numero significativo. Nelle elezioni 2018 “tra gli insegnanti il PD ha perso meno che in altre categorie (Fonte “La Repubblica- Istituto YouTrend), e nello specifico all’interno del “tridente costituito da pensionati, dipendenti del settore privato e dipendenti del settore pubblico” dove il PD “dalle elezioni 2018 esce vistosamente ridimensionato nelle sue due componenti attive nel mercato del lavoro”.

Il “voto tiepido” della scuola

Ecco spiegati i motivi di questa omissione. La scuola ha espresso  “un voto tiepido”  contro la “Buona Scuola”.
Il Web, soprattutto i tanti interventi e commenti sui social sembravano tendere per una scelta più netta “senza se e senza ma”. Ma se consideriamo che il Web non può rappresentare i due milioni circa di voti  (insegnanti e soggetti collegati ad essi), allora l’analisi, che ovviamente dovrà essere confermata da altri studi, può essere considerata già un dato su cui riflettere.
Da qui la considerazione del M5S di non creare frizioni con il Pd, su un punto che si è dimostrato meno determinante per la loro vittoria.
Ne discende, e concludo, la grande responsabilità della scuola nella decisione di tener fuori l’abolizione della L.107/15 dal Contratto.
Le cause? Il tramonto dell’idea di comunità scolastica e quindi l’affermazione del “particulare” (Guicciardini) e la scarsa propensione degli insegnanti a leggere, approfondire…
Come dice un vecchio proverbio :”Chi è causa del suo mal pianga se stesso” .
Tradotto: se nascerà il governo M5S-Pd, aspettiamoci un Ministro pro-Legge 107/15

Gianfranco  Scialpi

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