Politica scolastica

Contratto dirigenti scolastici: “aumenti principeschi” secondo molti docenti

La notizia della chiusura del contratto nazionale dei dirigenti scolastici sta tenendo banco nei social.

Ai dirigenti scolastici viene attribuito, a regime, un aumento pari a poco più di 540 euro lordi mensili, di gran lunga superiore a quello che è stato riconosciuto ai docenti con il contratto firmato nel mese di aprile.

Per la verità va detto che l’aumento tabellare è pari al 3,48% esattamente uguale a quello di tutti gli altri dipendenti pubblici: la differenza è data invece dall’aumento della retribuzione di posizione che, a questo punto, viene portata ai livelli degli altri dirigenti statali di seconda fascia.

IL TESTO INTEGRALE (clicca qui)

Le polemiche, su FB, si sprecano.

In molti sostengono che con gli stessi soldi si sarebbe potuti aumentare in modo significativo gli stipendi dei docenti.

Ma è davvero così? Vediamo.

In realtà il costo del contratto dei 7500 dirigenti scolastici in servizio è stato di 150 milioni di euro circa che, se fossero stati distribuiti fra tutto il personale della scuola, avrebbero consentito un aumento di una dozzina di euro lordi al mese.
C’è però chi si spinge oltre e sostiene che gli stipendi attuali dei dirigenti sono di fatto “principeschi”.
In effetti diminuendo gli stipendi di tutti i ds di 10mila euro lordi all’anno si potrebbero reperire risorse per aumentare le retribuzioni dei docenti di circa 7 euro lordi al mese (4 euro netti); una riduzione di 20mila euro equivarebbe ad un aumento di 14 euro per i docenti.

Tagliando gli stipendi di 30mila euro, e quindi dimezzandoli ed equiparandoli di fatto a quelli dei docenti con maggiore anzianità di servizio, si potrebbe garantire agli insegnanti 21 euro lordi (12 netti) in più al mese.

Fra le polemiche che circolano su FB ne segnaliamo una particolarmente curiosa: c’è chi sostiene che i consistenti aumenti concessi ai dirigenti sono dovuti anche al fatto che la mamma del vicepresidente Di Maio è appunto una dirigente scolastica. E’ del tutto ovvio che si tratta di una polemica del tutto inconsistente per il semplice motivo che il CCNL firmato in queste ore deriva da un atto di indirizzo e da stanziamenti definiti dal precedente Governo.

Si tratta però di una polemica che ben dà l’idea del basso livello del dibattito che spesso si sviluppa sui social, quel basso livello che fece dire a Umberto Eco che la rete ha dato la parola a tutti (per carità di patria tralasciamo gli aggettivi utilizzati dal noto filosofo e scrittore).

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

Lezioni di manganello, per Manzi (Pd) la violenza non è mai educativa. Murelli (Lega): critiche fantasiose, noi con le forze dell’ordine

Non si arresta la polemica sulle “lezioni di manganello”, su cui Avs presenterà un’interrogazione parlamentare,…

02/11/2024

La festa dei morti non c’è più, La Russa: nulla contro Halloween, ma rimpiango i regali che “lasciavano” i defunti quand’ero alle elementari

"Spero davvero che, senza nulla togliere ad Halloween, questa tradizione della festa dei morti dedicata…

02/11/2024

Saluto romano, gli studenti non si rendono conto del significato perchè ignorano la storia: per la ds De Luca quanto accaduto “è un segnale”

"Urge fare entrare lo studio della storia contemporanea nelle scuole affinché i fatti accaduti nel…

02/11/2024

Cesare Pavese: Indire e Gabinetto Vieusseux propongono un progetto per farlo conoscere ai più giovani

La scuola allo schermo: si intitola così un interessante progetto dell’Indire per promuovere nelle scuole…

02/11/2024

Giappone: sempre più studenti si assentono dalle lezioni

Nelle scuole elementari e medie del Giappone sempre più ragazzi disertano le lezioni, per il…

02/11/2024

Sciopero scuola 31 ottobre, tra legge di bilancio, precari, idonei 2020 e diritti dei lavoratori: le voci dei protagonisti

La Flc Cgil è scesa in piazza, giovedì 31 ottobre, per uno sciopero generale che…

02/11/2024