E’ormai in dirittura d’arrivo il contratto dei dirigenti scolastici: salvo sorprese dell’ultima ora la firma dell’accordo potrebbe arrivare il prossimo 19 maggio.
La trattativa è stata lunga e complessa anche perché le sue ultime fasi si sono intrecciate con l’entrata in vigore del decreto Brunetta che innova (e non poco) tutta la materia delle funzioni e delle responsabilità dirigenziali.
Il contratto che si sta chiudendo riguarda il quadriennio normativo 2006/2009 e i due bienni economici 2006/2007 e 2008/2009.
Per quanto riguarda l’aspetto economico i sindacati si dichiarano moderatamente soddisfatti, anche se la strada verso l’equiparazione retributiva con le altre dirigenze statali (obiettivo che i sindacati stanno perseguendo da una decina d’anni) è ancora lunga.
La parte più consistente degli aumenti previsti è stata inserita sulla retribuzione fissa, mentre sulla retribuzione di risultato andranno a finire somme modeste.
A conti fatti per il primo biennio economico ci saranno a disposizione circa 215 euro mensili, mentre sul secondo biennio l’aumento sarà di poco meno di 150 euro: ovviamente si tratta di cifre lorde che, al netto delle ritenute, porteranno un beneficio in “busta paga” di poco meno di 200 euro mensili a regime.
Tenuto conto che il contratto è scaduto da più di 4 anni, i 10mila dirigenti scolastici di tutta Italia incasseranno però un discreto arretrato (mediamente 5-6 mila euro netti).
Tutto questo, a condizione che il 19 maggio le cose procedano come previsto.
In realtà ci sono ancora in sospeso alcune questioni, non ultima quella del trasferimento per incompatibilità ambientale.
Per mettere la parola fine ad una delle più lunghe e complesse trattative degli ultimi anni è bene dunque aspettare ancora qualche giorno.
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