Doveva essere l’occasione di chiudere il contratto di Istituto di una scuola di una “nota” città siciliana, invece è finita nell’aggressione del DS ad una sindacalista della FGU Gilda Unams.
Il DS non accetta le nuove norme contrattuali
Durante la contrattazione di istituto di una scuola di una “nota” città siciliana, una sindacalista della Gilda insegnanti, come ci riferisce lei stessa, faceva presente che la proposta di contratto presentata dal Dirigente Scolastico non era accettabile perché non teneva conto delle novità introdotte dal CCNL scuola del 19 aprile 2018, per cui chiedeva una profonda modifica della proposta contrattuale presentata dal dirigente.
Alla richiesta del Dirigente scolastico, continua il racconto della sindacalista della Gilda, di riferire quali sarebbero state le modifiche da apportare, la sindacalista faceva presente che, nel nuovo contratto non erano più previste l’informativa successiva, l’informativa preventiva ma questi istituti erano stati sostituiti dall’ informazione, confronto e contrattazione d’istituto, inoltre dovevano essere inserite anche le nuove materie oggetto di contrattazione previste nell’art.22 del CCNL 2016/18.
Secondo la ricostruzione dei fatti fatta dalla sindacalista, quando la stessa ha chiesto di introdurre nella contrattazione di Istituto i criteri generali per la determinazione dei compensi finalizzati alla valorizzazione del personale, così come previsto dalla lettera c4 dell’art.22 del CCNL scuola 2016-2018, il dirigente scolastico, innervosito, alzava il tono della voce dicendo che il suo sindacato, l’ANP, aveva stabilito che questi criteri non avrebbero dovuto essere assolutamente contrattati.
A quel punto, come riferisce la docente sindacalista che in quel tavolo rappresentava la Gilda Unams, mentre i toni si surriscaldavano e la stessa sindacalista metteva la proposta di contrattazione nella sua borsa da lavoro, il DS le intimava di riconsegnare la sua proposta di contratto e al diniego della sindacalista, avviene l’imponderabile, il Dirigente scolastico avrebbe, così spiega la stessa sindacalista, afferrato la tracolla della borsa da lavoro della rappresentate sindacale, cercando di recuperare la bozza di contrattazione. Il Ds non riuscendo a recuperare la bozza per la rottura del gancio della tracolla, ha afferrato il polso della malcapitata sindacalista rompendogli anche un braccialetto e facendo finire a terra i suoi cellulari.
Le scene raccontate dalla sindacalista danno l’idea di quanto sia tesa, a volte e in alcune circostanze, l’attività delle relazioni sindacali interne alle scuole, frutto anche di posizioni radicali da parte di chi è chiamato ad avere ruoli di responsabilità.
Nuovo contratto della scuola e la contrattazione di Istituto
L’art.22 del CCNL scuola 2016-2018 intitolato “Livelli, soggetti e materie di relazioni sindacali per la Sezione Scuola” introduce alcune novità rispetto alla contrattazione a livello di istituzione scolastica ed educativa. Devono essere tema di contrattazione, per esempio, i criteri per l’attribuzione di compensi accessori, ai sensi dell’art. 45, comma 1, del d.lgs. n. 165/2001 al personale docente, educativo ed ATA, inclusa la quota delle risorse relative all’alternanza scuola-lavoro e delle risorse relative ai progetti nazionali e comunitari, eventualmente destinate alla remunerazione del personale; i criteri generali per la determinazione dei compensi finalizzati alla valorizzazione del personale, ivi compresi quelli riconosciuti al personale docente ai sensi dell’art. 1, comma 127, della legge n. 107/2015; i criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale nel rispetto degli obiettivi e delle finalità definiti a livello nazionale con il Piano nazionale di formazione dei docenti.