Contratto fermo, stipendi sempre più bassi. Si parla di sciopero e il 6 maggio partono i sindacati di base

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La vicenda contrattuale sta ormai sfuggendo di mano al Ministro Bianchi e forse anche all’intero Governo.
La situazione appare francamente grave: a tutt’oggi l’Aran non ha ancora dato avvio alla trattativa nonostante che – per quanto se ne sa – l’atto di indirizzo sia stato approvato dal Governo già da tempo.
Nelle settimane passate i sindacati avevano spiegato che si poteva attendere visto che erano in corso le elezioni per il rinnovo delle RSU
E’ da anni che si parla di aumenti consistenti per il personale della scuola per i docenti in particolare.
Gli aumenti a 3 cifre vennero annunciati da Bussetti e da Conte.
Lo scorso anno Bianchi aveva firmato il Patto per la Scuola, questa volta anche con le confederazioni.
Ma intanto nei Documenti di economia e finanza è stato sempre scritto che le spese per la scuola dovranno essere ridotte.
La situazione appare dunque molto critica anche per un problema di tempi: difficilmente il contratto potrà essere sottoscritto prima dell’autunno prossimo.
Tutto questo mentre l’Istat sta certificando un aumento del costo della vita superiore al 5%.
I sindacati maggiormente rappresentativi stanno parlando di mobilitazione, mentre il 6 maggio prossimo è previsto uno sciopero proclamato da Unicobas, Cobas, Cobas Sardegna, USB, CUB e Anief.

Di tutto questo e altro si parla nel VIDEO