Intervenendo a Napoli alla Assemblea nazione della Cisl-Scuola la segretaria Maddalena Gissi parla di contratto firmato entro Natale.
CONTRATTO ENTRO NATALE
“Dopo dieci anni di attesa – sostiene Gissi – si è finalmente avviata la trattativa per il rinnovo del contratto della scuola. Puntiamo a chiudere l’intesa, se possibile, entro Natale, partendo dall’accordo del 30 novembre, per noi imprescindibile”.
“Se c’è questa volontà da parte delle istituzioni – aggiunge la segretaria Cisl-Scuola – possiamo metterci alle spalle un decennio da dimenticare, e rilanciare il settore come una risorsa per il Paese, sicuramente la più importante per il futuro”.
LA QUESTIONE SALARIALE
Rispetto alla questione salariale Gissi rileva che “gli insegnanti sono al diciottesimo posto in Europa per trattamento economico, una evidente discrasia per un Paese che con i suoi politici esalta, ma solo a parole, il ruolo dell’istruzione”.
E fa osservare anche un altro dato: poiché a partire dal 2015/16 il numero dei docenti è aumentato di almeno 55mila unità e poiché il fondo per salario accessorio (il cosiddetto FIS) è rimasto invariato, ne consegue che anche di fatto si sconta anche una diminuzione del salario accessorio pro-capite.
CI VOGLIONO ALTRE RISORSE
“Per questi motivi – conclude Gissi – al tavolo della trattativa insisteremo sulla necessità di individuare risorse aggiuntive, utili a far crescere stipendi e salari di circa un milione di addetti tra docenti e personale Ata, e recuperare, almeno in piccola parte, i tanti, troppi ritardi che ci sono stati in questi anni”.
Obiettivo non facile da raggiungere soprattutto se si considera che i tempi sono stretti, anzi strettissimi: entro la fine di novembre la legge di bilancio dovrà essere approvata dal Senato e per chiudere il contratto entro Natale sarebbe necessario licenziare definitivamente la manovra al più tardi per la metà di dicembre.
Operazione molto complicata considerando anche gli inevitabili contraccolpi politici che potrebbe avere l’esito del voto siciliano.