La Gilda degli Insegnanti ha presentato la piattaforma per il rinnovo del contratto per il comparto scuola.
I cardini della proposta del sindacato, presentata, durante l’assemblea sindacale che si è svolta all’ITIS Galilei di Roma, sono: difesa della libertà di insegnamento, lotta alla burocratizzazione della professione docente, istituzione di un’area contrattuale separata, incremento delle risorse da destinare all’aumento stipendiale dopo 9 anni di blocco contrattuale.
Come rende noto la Gilda, in comunicato, Di Meglio ha spiegato che “la trattativa per il comparto scuola non è ancora iniziata ma ha messo in chiaro che la Gilda si impegnerà sin dalla convocazione del primo tavolo negoziale affinché le scarse risorse stanziate dal Governo per l’aumento stipendiale siano incrementate attraverso il trasferimento direttamente in busta dei fondi della legge 107/2015 relativi al bonus merito e alla carta del docente”.
Per Gilda è previsto “il ripristino dello scatto di anzianità congelato del 2013 e il raggiungimento della retribuzione massima dopo 30 anni di servizio anziché dopo 35, abbreviando così il percorso di carriera”.
Le richieste della Gilda puntano “ad equiparare tutti i diritti dei docenti assunti a tempo determinato con quelli di ruolo e a definire in modo chiaro le modalità di fruizione dei diritti, ad esempio permessi e ferie. In merito all’aspetto professionale, invece, il sindacato chiede, tra l’altro, di fissare limiti orari per la formazione obbligatoria e prevederne la retribuzione”.
I sindacati vorrebbero sfruttare l’occasione del rinnovo contrattuale per eliminare alcuni punti dolenti della legge 107/2015, come il bonus merito, il bonus 500 euro della carta docente e la chiamata diretta.
Infatti, le organizzazioni sindacali che siedono al tavolo delle trattative intendono richiedere che i fondi del bonus premiale (200 milioni di euro) e quelli della carta del docente (poco più di 350 milioni) vengano utilizzati per aumentare gli stipendi.
Se si dovesse seguire questo punto, come riportato in precedenza, si potrebbe aggiungere allo stipendio un aumento di 15 euro mensili. Siamo solo all’inizio di una partita che si preannuncia lunga e ricca di sorprese.
RINNOVO DEL CONTRATTO
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