Sostenere gratuitamente la frequenza dell’asilo nido è una conquista importante, ma perché limitarla solo alle famiglie con bambini di nazionalità italiana? È quello che si stanno chiedendo in molti cittadini, dopo avere preso visione del Contratto di Governo M5S-Lega. È durissimo il commento di Livia Turco ex ministra della Solidarietà sociale: ”Nel Contratto 5 Stelle-Lega, che ha un impianto coerentemente di destra su temi cruciali come il fisco, l’economia, l’immigrazione, c’è una proposta semplicemente indecente: il sostegno gratuito per l’asilo nido a favore delle sole famiglie italiane”, dice la democratica.
‘Gli asili nido gratuiti per le famiglie italiane sono al punto 18 del contratto quando si parla di ‘politiche per le famiglie e la natalità’. Nel documento c’è scritto: “È necessario rifinanziare gli Enti Locali dando priorità al welfare familiare (come ad esempio il sostegno per servizi di asilo nido in forma gratuita a favore delle famiglie italiane, le politiche per le donne, per gli anziani e la terza età, il sostegno alle periferie), in un’ottica di sinergia tra tutte le componenti dello Stato per raggiungere gli obiettivi di sviluppo economico di qualità e per far uscire il Paese dalla crisi economica”.
Secondo la Turco è “una proposta gravissima ed indecente dal punto do vista umano, costituzionale e della battaglia contro le diseguaglianze”.
”Discriminare i bambini in base alla razza – aggiunge – calpesta l’articolo 3 della Costituzione che vieta discriminazioni contro il sesso, la razza e le religioni. E’ una barbarie dal punto di vista della dignità umana perché introduce una discriminazione che riguarda i bambini. Contraddice la volontà ‘ di combattere le diseguaglianze perché, al contrario, si radica la diseguaglianza nel momento e sul punto cruciale della vita del bambino: quando si formano i processi cognitivi e la capacità di relazione umana e sociale”.
E ancora: ”Gli educatori ed i pedagogisti – aggiunge l’ex ministra – sollecitano la frequenza dell’asilo nido perché aiuta la formazione dei processi cognitivi e della personalità del minore, dunque si introduce una discriminazione grave che fa arretrare i processi educativi e la vita delle comunità”.
La Turco sostiene anche che sia ”antistorico sentire sventolare proposte ‘per gli italiani’- e aggiunge – Ledere i diritti dei bambini e promuovere discriminazioni che incidono sulla dignità della persona in nome della Italianità offende profondamente il popolo italiano, la cultura italiana, la scuola italiana che hanno imparato l’eguale rispetto della dignità della persona e la praticano ogni giorno, e che i nostri emigrati hanno trasmesso e radicato in tutto il mondo”.
”E’ necessario cancellare quella frase dal contratto Lega e M5S rinuncino a questa politica oscena e disumana. La sinistra compatta e le donne che si battono per la libertà di scelta e per il valore della maternità e dei figli siano intransigenti: guai se questa diventa una politica del nostro Paese”, conclude l’ex ministra Turco.
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