Il contratto M5S-Lega dedica un paragrafo alla scuola. Le pagine 35 e 36 del “contratto per il cambiamento” puntano allo smantellamento della Buona Scuola di Renzi.
Una riforma necessaria visto che in questi anni la scuola italiana ha vissuto momenti di “grave difficoltà”, causati da “politiche dei tagli lineari e del risparmio”.
Uno degli aspetti più caratterizzanti del contratto riguarda il superamento del precariato
“Una delle componenti essenziali per il corretto funzionamento del sistema di istruzione è rappresentata dal personale scolastico. L’eccessiva precarizzazione e la continua frustrazione delle aspettative dei nostri insegnanti rappresentano punti fondamentali da affrontare per un reale rilancio della nostra scuola”, si legge nel documento redatto dalle rappresentanze dei due partiti politici”.
Come si giunge al superamento del problema? Per M5S e Lega “sarà necessario assicurare, pertanto, anche attraverso una fase transitoria, una revisione del sistema di reclutamento dei docenti, per garantire da un lato il superamento delle criticità che in questi anni hanno condotto ad un cronico precariato, dall’altro un efficace sistema di formazione”.
Una novità che vogliono introdurre M5S e Lega “saranno nuovi strumenti che tengano conto del legame dei docenti con il loro territorio”, affrontando all’origine il problema dei trasferimenti, che non consentono un’adeguata continuità didattica.
Una novità importante, dunque, sarà la regionalizzazione dei concorsi per il reclutamento di personale della scuola.
Un’idea della Lega, mutuando l’esempio della Germania, dove il reclutamento dei docenti non avverrebbe su base nazionale bensì regionale. Sarebbe il docente quindi a scegliere per quale regione proporsi per diventare di ruolo.
Per risolverlo bisognerà riformare nuovamente il sistema di reclutamento dei docenti, trovando una soluzione che garantisca il superamento delle criticità che hanno caratterizzato questi anni così da realizzare un sistema di formazione che sia finalmente efficace.