Autunno caldo era la promessa lanciata dai sindacati all’indomani del fantastico e irripetibile sciopero del 5 maggio.
Ma l’autunno caldo non c’è stato, di caldo gli insegnanti hanno sentito solo lo scirocco proveniente da Sud-Est, capace di trasportare nell’aria la calda polvere lavica dell’Etna infiammato, e il Föhn della regione alpina, proveniente dal Nord per le regioni dell’Italia settentrionale.
Gli insegnanti della scuola pubblica vessati e martoriati dalla legge sulla Buona Scuola e dal mancato rinnovo del contratto, si chiedono il perché della mancata lotta sindacale nei confronti di una politica ostile e aggressiva nell’annullare i loro diritti acquisiti.
Si tratta di una resa alla forza devastatrice del Governo Renzi?
Si può parlare di sconfitta del mondo sindacale nei confronti di chi, come il Presidente del Consiglio Renzi, aveva promesso di ridurre gli spazi contrattuali e i poteri sindacali?
Intanto i sindacati continuano a ricevere informative dal Governo che sono semplicemente mortificanti per tutto il personale della scuola e in particolare per gli insegnanti. Si parla che per gli insegnanti ci sarà un contratto mancia di poco meno di 8 euro e di una proposta di contratto della mobilità in cui i docenti che si trasferiranno perderanno la titolarità nelle scuole per assumerla negli ambiti territoriali. Si tratta di due atti vessatori prodotti contro i professori che si stanno materializzando senza nessuna opposizione.
Nella pagina facebook dell’on. Silvia Chimienti del Movimento 5 Stelle è stato scritto: “8 euro lordi in più in busta paga dopo 8 anni di blocco contrattuale per i dipendenti pubblici sono un’offesa alla dignità dei lavoratori. Il Governo ha stanziato 300milioni per il rinnovo dei contratti di 3 milioni di impiegati. Per i premi di produzione di 516 grandi dirigenti del MEF però il Governo ha stanziato 42 milioni. 300 milioni per 3 milioni di impiegati e 42 milioni per 516 dirigenti. Abbiamo trovato le coperture per stanziare un miliardo in più per lo sblocco dei contratti. Questo è uno degli emendamenti a cui teniamo maggiormente. Secondo voi come voterà il Governo degli slogan e dei bonus?”.
Ed ecco l’emendamento di cui prima firmataria è la stessa Chimienti: “Per il triennio 2016-2018, in applicazione all’art.48, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, gli oneri posti a carico del bilancio statale sono quantificati, complessivamente, in 1000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016. Conseguentemente : a) al comma 524, sostituire le parole : ’15 per cento’ con le seguenti ’19 per cento’; b) al comma 525, sostituire le parole: ‘5,5 per cento’ con le seguenti ‘6,5 per cento'”.
Intanto i docenti della scuola italiana non solo vengono maltrattati economicamente, ma si sta intervenendo anche pesantemente, nonostante la totale contrarietà dei sindacati, anche sotto il profilo giuridico facendoli passare, attraverso la chiamata diretta dei DS, da dipendenti statali a dipendenti del proprio capo d’Istituto. L’autunno non è stato caldo, ma se passeranno questi atti vessatori contro i prof l’inverno sarà glaciale e forse l’Etna finirà di fumare…………….
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