Oggi pomeriggio, giovedì 15 novembre 2018, si è svolto al Miur il secondo incontro per il rinnovo del contratto mobilità 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022. Si è parlato anche della ripartizione delle risorse per la formazione del personale docente, educativo e Ata.
Nell’incontro al Miur, tra Sindacati e tecnici del Miur, del 23 ottobre 2018, si è ufficialmente specificato che la mobilità dei docenti e del personale Ata continuerà ad essere annuale, saranno le norme contrattuali ad avere una durata triennale come previsto dal CCNL scuola 2016-2018 del 19 aprile 2018.
È utile ricordare che ai sensi dell’art. 7, comma 3, del vigente contratto collettivo nazionale della scuola, è stato disposto che il contratto collettivo integrativo ha durata triennale e si riferisce a tutte le materie indicate nelle specifiche sezioni. I criteri di ripartizione delle risorse tra le diverse modalità di utilizzo possono essere negoziati con cadenza annuale.
Un altro punto fermo previsto già dal CCNL scuola 2016- 2018, all’art. 22, comma 4 lettera a1), per i docenti, ma non per gli Ata, è previsto l’obbligo di permanenza per un triennio nella scuola dove si è trasferiti, al fine di garantire la continuità didattica, ma solo nel caso in cui la titolarità di scuola si ottenga a domanda volontaria. Questo vincolo non c’è nella mobilità d’ufficio, né qualora soddisfatti in una preferenza sintetica.
Nell’incontro del pomeriggio del 15 novembre 2018, oltre i sindacati la Federazione Gilda-Unams, la Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e lo Snals, per parte MIUR erano presenti il direttore generale per il personale scolastico Maddalena Novelli e tutto il suo dipartimento.
La Gilda-Unams si dice soddisfatta dell’incontro in quanto l’Amministrazione sarebbe disponibile ad accettare le proposte e richieste, sostenute e avanzate dal sindacato guidato da Rino Di Meglio, che riguardano in particolar modo l’accoglimento del ripristino della fase comunale di mobilità, con la possibilità di ampliare le preferenze di tipo puntuale, ovvero aumentare il numero delle 5 scuole che hanno caratterizzato le ultime domande di mobilità del recente passato.
Voci interne al Miur, confermando un’anteprima che avevamo dato il 28 ottobre 2018, ci fanno sapere che le preferenze totali dovrebbero restare 15, gli ambiti territoriali dovrebbero sparire del tutto, mentre resterebbe la possibilità di fare domanda su più province utilizzando i codici puntuali unici di singola Istituzione scolastica, i codici sintetici dei comuni, dei distretti scolastici e delle province. La Novelli ha dichiarato che nel prossimo incontro, fissato per giovedì 22 novembre, presenterà alle OO.SS. una prima bozza dell’ ipotesi di CCNI mobilità per un primo esame dell´articolato.
Durante l’incontro di contrattazione per la mobilità 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022, che si è svolto nella sala dei ministri accanto alla stanza del Ministro dell’Istruzione, è intervenuto Marco Bussetti per un saluto e un’esortazione a lavorare bene per arrivare in tempi brevi alla firma del nuovo contratto di mobilità triennale.
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