Categorie: Mobilità

Mobilità: OK del Miur, stop di MEF e Funzione Pubblica

Gli ultimi articoli sulla questione della mobilità comparsi nel nostro portale stanno suscitando nella rete un ampio dibattito.

In taluni casi il dibattito mette in luce una non completa conoscenza sia della legge 107 sia delle procedure che stanno alla base della stipula dei contratti collettivi. Ma la cosa non deve sorprendere dal momento che le norme che riguardano il nostro sistema scolastico sono centinaia, anzi migliaia (alcune risalgono persino ai primi decenni del secolo scorso) e non per nulla il Parlamento ha inserito nella legge 107 una delega al Governo per una riscrittura completa del TU del 1994.
Nel dibattito sul contratto integrativo sulla mobilità, per esempio, nessuno ha ancora ricordato un fatto semplice semplice ma che non pochi guai ha procurato ai sindacati negli anni passati.
E’ bene dunque ricordare che il contratto che sindacati e Miur potrebbero firmare nei prossimi giorni avrà solamente la forma della “ipotesi di contratto” perchè per diventare efficace a tutti gli effetti dovrà essere vistato e approvato sia dal Dipartimento della Funzione Pubblica sia dal MEF.
E non sarebbe la prima volta che un contratto integrativo viene bloccato in questa fase (fra il 2010 e il 2012 i contratti sulla mobilità annuale ebbero vita difficile proprio per questo motivo).
Oggi come allora, la storia potrebbe ripetersi: il Miur, per evitare un estenuante braccio di ferro con i sindacati, potrebbe “cedere” e sottoscrivere l’ipotesi, lasciando che il contratto venga bocciato nel corso del controllo successivo.
D’altronde perchè mai il Miur dovrebbe assumersi la responsabilità di aprire un pesante contenzioso con le parti sociali quando questa “grana” potrebbe essere passata ad altri organi dello Stato? 
Chi ha vissuto in prima persona la stagione del “dopo decreto Brunetta” sa benissimo di cosa si parla e sa benissimo che la firma di una ipotesi contrattuale non è affatto risolutiva.
Possiamo sbagliarci (non dimentichiamo che in politica vale sempre la classica regola del “mai dire mai”)  ma anche in questa circostanza la storia potrebbe ripetersi. Con il  risultato che – alla fine – il Miur potrebbe presentarsi dai sindacati con un bel sorriso ed esclamare: “Amici, abbiamo lottato come leoni contro i burocrati della Funzione Pubblica e del MEF che nulla sanno dei veri problemi della scuola, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare e quindi non possiamo davvero firmare il contratto come noi avremmo voluto. Il nodo è politico, rivolgetevi in alto loco”.

Reginaldo Palermo

Articoli recenti

I Simpson, nel loro mondo c’è davvero di tutto, inclusa tanta scienza

Ascolta subito la nuova puntata della rubrica “La meraviglia delle scoperte” tenuta da Dario De Santis dal titolo: “I Simpson, nel…

23/12/2024

Il 2025 sarà l’anno record di spese militari, mentre caleranno per Scuola, Ricerca e Sanità: petizione Avs per fermare nuovi carri armati e missili

"Servirebbero più risorse per la scuola pubblica e per l'istruzione per garantire il diritto al…

23/12/2024

Compiti casa, sì, no, dipende

I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…

22/12/2024

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024