Il tavolo per il rinnovo del contratto triennale sulla mobilità del personale della scuola si riunirà nuovamente il prossimo 11 gennaio.
All’incontro sono convocati tutti i sindacati del comparto (Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief) con l’obiettivo di riuscire al più presto a sottoscrivere l’accordo.
Obiettivo, però, che non sembra per nulla facile da raggiungere perché i sindacati chiedono che il contratto cancelli i vincoli esistenti.
Ma, come è stato più volte detto dai tecnici del Ministero, per ottenere questo risultato ci vorrebbe una modifica alle norme di legge.
Tanto che i sindacati (e in particolare quelli che avevano proclamato lo sciopero del 10 dicembre) stanno chiedendo un intervento di natura politica che possa sbloccare la situazione.
Allo stato attuale, però, è difficile pensare ad una soluzione rapida anche perché i tentativi messi in atto fino ad ora sono stati del tutto inutili.
In non poche occasioni, nel corso del 2021, erano stati presentati emendamenti a diversi provvedimenti di legge proprio per cercare di inserire disposizioni che potessero intervenire sulla materia.
Il più attivo è stato il senatore della Lega Mario Pittoni che però non è mai riuscito a spuntarla.
Nel corso del dibattito sulla legge di bilancio sembrava che l’operazione sarebbe stata possibile perché le proposte erano arrivate anche da esponenti del PD, ma anche in questo caso non si è riusciti a trovare un accordo.
Adesso il prossimo passaggio potrebbe essere quello della conversione in legge del decreto milleproroghe, ma i tempi sono molto stretti quindi è difficile, per ora, fare previsioni attendibili.