Difficile prevedere come si concuderà la vicenda del contratto integrativo sulla mobiità: le variabili in gioco sono numerose e gli attori in gioco non hanno ancora messo in tavola tutte le proprie carte.
Il Miur per parte sua ha dichiarato che l’attuazione della legge 107 è fuori discussione, mentre i sindacati sono fermi sulla richiesta di rinvio di un anno degli ambiti territoriali.
In realtà i sindacat sanno benissimo che d’ora in avanti la mobiità dovrà seguire regole del tutto diverse rispetto a quelle attuali perchè il meccanismo che entrerà in vigore con gli ambiti territoriali cancella definitivamente il classico trasferimento da scuola a scuola.
Però per dare avvio al nuovo sistema è necessario che il Ministero provveda ad istituire gli ambiti, operazione che secondo la legge dovrà essere fatta entro il 30 giugno prossimo.
Ma, proprio per consentire che i prossimi trasferimenti vengano effettuati con le nuove regole, il Miur sta cercando di accelerare i tempi istituendo gli ambiti già nelle prossime settimane.
L’operazione, però, non è così scontata perchè il comma 66 dell’articolo 1 della legge 107 richiama un aspetto che finora è stato poco considerato: “Entro il 30 giugno 2016 – recita infatti la disposizione – gli uffici scolastici regionali, su indicazione del Ministero dell’istruzione,
dell’universita’ e della ricerca, sentiti le regioni e gli enti locali, definiscono l’ampiezza degli ambiti territoriali”.
Insomma, per attivare gli ambiti è necessario acquisire il parere delle regioni, operazione che – in genere – non è immediata e che richiede sempre un po’ di tempo.
Riuscirà dunque il Ministero a concludere l’operazione nei tempi necessari?
C’è poi un ulteriore variabile di cui tenere conto: mentre l’indisponibiità della Flc-Cgil a firmare il contratto sulla mobilità è quasi scontata, non altrettanto si può dire per gli altri sindacati, Cisl e Snals in modo particolare che, proprio all’incontro del 23 dicembre, ha sottolineato l’intenzione di proseguire la trattativa riservandosi ogni decisione a quando il testo del contratto sarà definito in tutti i suoi aspetti.
Insomma la partita è ancora aperta e per il fischio finale bisognerà forse aspettare ancora qualche settimana.