Il 18 gennaio 2024 è stato firmato, seppur con qualche ritardo, il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) nel comparto istruzione e ricerca. Quest’accordo, nel settore specifico della scuola, ha introdotto diverse novità, tra le quali:
• La possibilità per il personale con contratto a tempo determinato di usufruire dei tre giorni di permesso per motivi personali o familiari riguardanti il personale scolastico;
• La formazione dei docenti in orario di servizio ma non d’insegnamento;
• La riduzione delle aree del personale ATA da 5 A 4;
• La possibilità di transitare da un profilo a un altro per il personale ATA.
Il personale scolastico, assunto con contratto a tempo determinato per l’intero anno scolastico (31 agosto) o fino al termine delle attività didattiche (30 giugno), compreso il personale docente assunto per l’insegnamento della religione cattolica, ha diritto a usufruire, a domanda, di tre giorni di permesso per anno scolastico, per motivi personali o familiari con diritto all’intera retribuzione.
Per personale ATA i tre giorni di permesso di cui sopra, può optare di usufruire dei tre giorni a ore per complessivamente pari a 18 ore, fermo restante che detti permessi, non riducono le ferie e non sono fruibili per frazioni inferiori all’unità oraria e sono valutati agli effetti dell’anzianità di servizio.
La formazione dei docenti è stata inserita nelle attività funzionali all’insegnamento, per cui qualora le ore di formazione dovessero andare oltre quelle previste (40+40), dovranno essere remunerate con compensi, anche forfettari stabiliti in contrattazione integrativa d’istituto attingendo dal fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. Qualora la formazione dovesse essere prevista fuori sede, al personale spetta il rimborso delle spese di viaggio.
Il CCNL attribuisce all’amministrazione il compito di fornire strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio, in questo senso nella fase di contrattazione nazionale sono concordati i criteri generali di ripartizione delle risorse per la formazione del personale docente educativo e ATA.
Gli argomenti della formazione del personale docente dovranno essere individuati in relazione alle esigenze derivanti dal piano dell’offerta formativa e deliberate dal collegio dei docenti.
Fra le novità riguardanti il personale ATA oltre a modificare i titoli d’accesso per ogni profilo presente in ogni area, è stato introdotto un nuovo sistema di classificazione delle aree portandole da cinque a quattro: area dei Collaboratori, degli Operatori, degli Assistenti e dei Funzionari ed elevata qualificazione.
All’interno di ogni area sono collocati dei profili per accedere ai quali, ad eccezione del profilo dei collaboratori, è stato aggiunto al titolo scolastico, la certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale e per gli operatori scolastici la certificazione di competenze socio-assistenziali.
Il contratto inoltre ha previsto per il personale ATA la possibilità di transitare da un’area a un’altra, i cui criteri saranno definiti dal Ministro dell’Istruzione e del Merito in relazione alle caratteristiche proprie delle Aree di destinazione e previo confronto con i sindacati sulla base dei seguenti elementi di valutazione a ciascuno dei quali deve essere attribuito un peso percentuale non inferiore al 25%:
a) esperienza maturata nell’Area di provenienza;
b) titolo di studio;
c) competenze professionali acquisite attraverso percorsi formativi.
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