“L’atto di indirizzo licenziato ieri – dichiara Pino Turi, segretario nazionale Uil Scuola – consente all’Aran di convocare i sindacati per il rinnovo del contratto di lavoro del personale della scuola”.
ATTO A MAGLIE LARGHE, COME AVEVAMO AUSPICATO
“Un atto – aggiunge Turi – che, sia nella struttura che nel merito, rappresenta una buona base che può e deve condurre alla sottoscrizione di un contratto bloccato ormai da troppo tempo”.
Alla Uil piace soprattutto il fatto che l’atto si presenti “a maglie larghe”, in modo da consentire al tavolo contrattuale di decidere più liberamente su svariate questioni.
“Lo strumento contrattuale – sostiene Turi – può modificare le scelte di leggi sbagliate ed adattare con la necessaria flessibilità diritti e doveri del personale, sulla base delle specificità della funzione educativa che dirigenti, docenti, personale ATA, sono chiamati a svolgere”.
FLC-CGIL E CISL-SCUOLA: AVVIARE SUBITO LA TRATTATIVA
Più cauto il commento della Flc-Cgil che si limita ad enunciare la propria strategia: “Abbiamo obiettivi chiari che porteremo avanti nel negoziato con determinazione: riconquista del nostro ruolo sull’organizzazione del lavoro, cancellazione degli istituti della Legge 107 e della Legge 150 che hanno imposto ai processi lavorativi una inaccettabile torsione autoritaria, avvio dell’indispensabile recupero salariale per cui serviranno anche risorse aggiuntive rispetto a quelle già stanziate, riaffermazione della libertà di insegnamento e ricerca, estensione dei diritti contrattuali a tutte le lavoratrici e i lavoratori a prescindere dalla tipologia contrattuale”.
Anche Cisl-Scuola, per il momento, si limita a prendere atto del provvedimento; dichiara la segretaria nazionale Maddalena Gissi: “Bene la pubblicazione dell’Atto di indirizzo per il comparto dell’istruzione e della ricerca, che apre finalmente la strada all’avvio del negoziato per rinnovare il contratto”.
SNALS: MANOVRA ECONOMICA NON RISPONDE A ESIGENZE ISTRUZIONE
Nessun commento dello Snals che però nei giorni scorsi si era espresso molto negativamente sulla bozza della legge di bilancio che sta circolando: “La manovra economica approvata dal Consiglio dei Ministri non risponde ai reali bisogni dell’istruzione pubblica del nostro Paese”
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