Il rinnovo del contratto? Dipende dai sindacati se accettare l’offerta degli 85 euro. A dirlo, semplificando molto lo stato della trattativa, è il premier Matteo Renzi.
Il presidente del Consiglio si è espresso a Repubblica Tv, rispondendo ad una domanda sull’incontro odierno tra i sindacati Confederali e l’amministrazione pubblica rappresentata dal ministro Marianna Madia.
Secondo Renzi, “da chiudere prima del referendum l’unica partita aperta è quella del contratto sul pubblico impiego. Decideranno i sindacati se chiuderla o no”.
Il premier ha detto anche: “vedremo se riusciremo a fare anche l’atto di indirizzo sul pubblico impiego con un aumento di 85 euro. Noi siam pronti a chiudere, ci sono le compatibilità”.
“Chiedendo 85 euro i sindacati – ha concluso il presidente del Consiglio – hanno voluto dire che il loro aumento è più alto di quello dato dal governo Renzi e io ho detto ‘bravi'”.
Insomma, dal Governo continuano a giungere segnali positivi sulla conclusione delle trattative per arrivare a sottoscrivere un accordo che si attende dal 2009.
Dall’altra parta, quella sindacale, l’unica organizzazione che potrebbe “sfilarsi” dall’accordo appare al momento la Cgil: entrando a Palazzo Vidoni, poco dopo le 11.00, la leader Confederale, Susanna Camusso, ha detto che servono chiarimenti “sugli 85 euro e su come si intrecciano al bonus degli 80 euro. Ci deve risposte sulla questione della scuola (la Cgil chiede modifiche alla Legge 107/15, in particolare su valutazione e merito ndr). Sono molte le questioni aperte”, ha concluso Camusso.
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