Nel corso della riunione del 18 dicembre, il Consiglio dei ministri ha autorizzato il Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ad esprimere il parere favorevole del Governo in merito all’ipotesi di Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) 2019/21 del personale del comparto Istruzione e ricerca , sottoscritta il 14 luglio scorso.
Dopo questo atto l’Aran potrà convocare le organizzazioni sindacali per la firma definitiva del CCNL.
E’ probabile che la convocazione sia ormai imminente, forse persino prima della fine del mese.
Non è ancora chiaro se il Contratto sarà firmato da tutti i sindacati o solo da quelli che avevano sottoscritto l’ipotesi di luglio.
Nel concreto il problema riguarda la firma di Uil Scuola RUA non aveva firmato l’ipotesi.
Questa scelta era stata confermata anche nel corso di un esecutivo nazionale svoltosi a Fiuggi a fine ottobre; decisione assunta “in modo condiviso e coerente”, come aveva ricordato il segretario generale D’Aprile con una lettera inviata alla nostra testata, “dopo una lunghissima consultazione, rimettendo la decisione ai voti del nostro Esecutivo nazionale”.
Va detto che poco più di un mese fa, la stessa Uil Scuola RUA, in una lettera inviata al ministero dell’Istruzione e del Merito e alla Funzione Pubblica per comunicare l’adesione del sindacato allo sciopero generale del comparto scuola del 17 novembre, sottolineava anche la richiesta di riapertura del contratto 2019/2021 relativamente alla parte normativa.
Vedremo nei prossimi giorni che cosa accadrà e con quali modalità verrà sottoscritto il CCNL del comparto scuola, università e ricerca.