Stando alle ultime indiscrezioni la firma definitiva del contratto scuola sarebbe ormai questione di giorni; si parla di firma non oltre il 10 aprile.
In tal caso gli aumenti contrattuali e i relativi arretrati non potranno essere accreditati al personale con il cedolino di aprile, anche perché il sistema NoiPa ha bisogno di tempo per mettere in lavorazione i nuovi stipendi.
Come abbiamo già anticipato poche ore fa, non si esclude una emissione speciale nel mese di aprile ma l’ipotesi più probabile e che se ne parli a maggio; in tal modo, come abbiamo già avuto modo di scrivere, gli arretrati si “arricchiranno” (si fa per dire) di altri 150 euro netti dovuti ai tre mesi di marzo, aprile e maggio.
Sulla data della firma pende anche una piccola “grana” tutta interna al fronte sindacale: come si sa Gilda e Snals hanno annunciato già da tempo la loro intenzione di non firmare neppure il contratto definitivo, con il rischio, però, di non poter poi partecipare ai tavoli di contrattazione integrativa sia nazionale che territoriale.
La Gilda sembrerebbe orientata ad apporre una “firma tecnica” che vorrebbe dire: “Il CCNL non ci piace ma non possiamo restare fuori dal resto della contrattazione e quindi, solo per questa ragione, firmiamo anche noi”.
Più risoluto appare invece lo Snals, ma si tratta – dicono fonti interne ai 3 sindacati firmatari – di una manovra finalizzata ad ottenere qualche vantaggio elettorale nel rinnovo delle RSU.
I tre sindacati, insomma, pensano (o temono) che in queste ultime settimane di campagna elettorale (si voterà a partire dal 17 aprile) lo Snals possa giocare la carta del “Noi non firmiamo un contratto che non piace alla categoria” raccogliendo in tal modo lo scontento e la protesta di molti docenti e Ata.
E’ però evidente che questa carta può essere giocata solo se il CCNL verrà siglato definitivamente qualche giorno prima del 17 aprile.
Se si firmasse dopo, lo Snals, a urne chiuse, potrebbe dire “Purtroppo, anche noi come Gilda, siamo costretti a firmare per non essere esclusi dalla contrattazione integrativa”.
Si tratta di una preoccupazione dei sindacati firmatari dell’ipotesi di contratto, ma non è detto che il timore non abbia qualche fondamento.
Insomma, firmare entro il 10 aprile, potrebbe essere vantaggioso anche (e forse soprattutto) per Flc-Cgil, Cisl-Scuola e Uil-Scuola.
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