Nuovi stipendi e arretrati contrattuali dovevano arrivare nelle tasche del personale della scuola già a marzo.
Poi i tempi si sono via via spostati così si è arrivati al mese di maggio.
La vicenda sta facendo legittimamente irritare docenti e Ata anche a causa di notizie del tutto errate che si sono diffuse in rete nelle ultime settimane.
Molti infatti temono (qualcuno afferma anzi di essere assolutamente certo) che a causa del ritardo il personale della scuola perderà anche qualche mese di arretrati.
In realtà le cose stanno diversamente.
E’ evidente che le tabelle divulgate a suo tempo dalle organizzazioni sindacali e anche quelle elaborate dalla nostra redazione proponevano le cifre degli arretrati spettanti fino al mese di marzo 2018.
Se gli arretrati verranno erogati a maggio le tabelle dovranno essere aggiornate; inoltre poichè gli aumenti maggiori riguardano proprio il periodo marzo/dicembre 2018, è chiaro che gli arretrati saranno sensibilmente più elevati. Per i tre mesi marzo/maggio 2018, infatti, ci saranno da 85 a 110 euro in più per ciascun mese, a seconda della fascia stipendiale. In pratica da 255 a 330 in più rispetto alle “vecchie” tabelle.
Si parla, come sempre, di cifre al lordo delle ritenute erariali che incidono, mediamente, per un terzo circa.
In pratica gli arretrati netti potranno variare dai 400 ai 600 euro.
Arretrati aggiornati a maggio 2018