Come abbiamo già ampiamente spiegato nei nostri numerosi articoli e servizi gli aumenti contrattuali previsti dalle tabelle allegate al CCNL sottoscritto nella mattinata del 9 febbraio decorreranno dal 1° marzo 2018.
Come calcolare gli arretrati
In realtà il contratto copre il triennio 2016/2018 e quindi per il periodo 1° gennaio 2016-28 febbraio 2018 tutto il personale in servizio percepirà una somma pari agli aumenti previsti per il 2016, per il 2017 e per i primi 2 mesi del 2018.
Il calcolo degli arretrati si presenta tutto sommato abbastanza semplice: si moltiplica per l’aumento previsto per il 2016 per 13 (12 mensilità + tredicesima) e quello del 2017 per 15 (12 mesi del 2017 + tredicesima + gennaio e febbraio 2018). Quindi si sommano i due arretrati e si ottiene il totale dell’arretrato.
Ovviamente poichè gli aumenti sono diversi per diversi profili professionali e per i diversi scaglioni stipendiali, gli arretrati sono diversificati in base a questi due parametri.
La nostra tabella, con arretrati calcolati al lordo
Noi abbiamo fatto i calcoli e li abbiamo riassunti in questa tabella.
Ovviamente le somme indicate sono al lordo delle ritenute e quindi per conoscere l’importo che effettivamente ciascuno troverà in busta paga è necessario operare le dovute riduzioni.
Indicativamente possiamo dire che gli importi vanno ridotti di almeno un terzo.
Nel concreto, quindi, gli arretrati in busta varieranno da un minino di 200 euro (collaboratori scolastici alla prima posizione stipendiale) fino ad un massimo di 450 euro (DSGA e docenti di scuola superiore a fine carriera), una inezia rispetto alla perdita subita dagli stipendi dopo un decennio di vacanza contrattuale.