I leader delle tre confederazioni: Furlan (Cisl), Camusso (Cgil) e Barbagallo (Uil)
Due settimane fa , in uno dei nostri resoconti sull’andamento della trattativa per il rinnovo del contratto scuola, avevamo avanzato una ipotesi che su cui non si erano registrati commenti e approfondimenti.
“Le confederazioni – avevamo titolato – vorrebbero chiudere, ma non tutti ci stanno”.
Le dichiarazioni rese nella giornata del 5 febbraio dal segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo confermano, almeno per ora, la nostra anticipazione: uscendo da un incontro con il sottosegretario Angelo Rughetti, il leader della Uil ha dichiarato che per i rinnovi dei contratti del pubblico impiego “siamo in dirittura d’arrivo”.
E anzi ha aggiunto: “Tempi brevissimi per la scuola e brevi per gli enti locali e la sanità”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil: “Abbiamo ricevuto rassicurazioni sul rispetto degli accordi del 30 novembre. Adesso rapidamente verso il rinnovo dei contratti!”
E’ significativo che sulla vicenda dei contratti intervengano direttamente i segretari generali delle confederazioni: è evidente che ormai la situazione si sta sbloccando e la firma potrebbe essere questione di giorni, forse potrebbe arrivare già in settimana.
A quali condizioni si firmerà non è però ancora dato di sapere anche se qualche ipotesi si può già formulare.
Sulla parte economica si chiuderà con le risorse già note che potrebbero consentire un aumento di 85 euro per tutti ma a condizione di far decorrere gli aumenti dal mese di aprile.
La parte relativa al codice disciplinare potrebbe essere tenuta in sospeso fino al prossimo contratto anche perchè il punto più osteggiato dai sindacati (la possibilità per i dirigenti scolastici di sospendere i docenti fino a 10 giorni) non ha in realtà alcun bisogno di un passaggio contrattuale essendo ormai una disposizione di legge contenuta nell’articolo 13 del “decreto Madia”.
Sul bonus premiale sarà probabilmente inserita una norma che consentirà la contrattazione nazionale delle modalità di distribuzione delle risorse che però, a livello di singola istituzione scolastica, continueranno ad essere gestite dal dirigente scolastico sulla base dei criteri fissati dal comitato di valutazione.
Questo è quanto si può dire allo stato attuale dei fatti, non è da escludere che già nelle prossime ore possa esserci qualche ulteriore novità.
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