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Contratto scuola, c’è la proposta per introdurre il Middle management ma c’è il no sindacale

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L’inserimento nel contratto collettivo nazionale della scuola 2019-2021 di un’area specifica per il Middle management è una proposta che il Presidente ARAN, il dott. Antonio Naddeo, ha lanciato durante la Conferenza Nazionale di Anquap, Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche. Non sarà facile inserire una novità come il Middle management nel rinnovo del contratto scuola, anche perché c’è la contrarietà di una parte consistente dei sindacati.

Contratto scaduto da tre anni

Il contratto scuola è scaduto da quasi tre anni, precisamente dal 31 dicembre del 2018. Non è riuscito a rinnovarlo l’ex Ministro Marco Bussetti in carica a viale Trastevere dal giugno 2018 al settembre 2019, nemmeno l’ex Ministro Lorenzo Fioramonti in carica dal settembre 2019 al dicembre 2019, ha fallito anche l’ex Ministra Lucia Azzolina alla guida del Ministero dell’Istruzione dal gennaio 2020 fino a febbraio 2021. Ora toccherebbe all’attuale Ministro dell’Istruzione Bianchi riuscire a trovare la soluzione per chiudere il contratto scuola 2019-2021.

I Sindacati nei mesi scorsi, come abbiamo specificato in questo altro nostro articolo, hanno lamentato che con i soldi stanziati in Legge di Bilancio per i Contratti nel pubblico impiego, si prevede per la Scuola ancora una volta un Contratto miserrimo, in linea con gli ultimi contratti che hanno contrassegnato una stagnazione delle retribuzioni dei docenti a partire dal 2011, personale già penalizzato dal blocco dello scatto di progressione economica nel 2013.
La richiesta dei sindacati riguarda risorse aggiuntive rispetto a quelle previste per il pubblico impiego.

Il Middle Management non piace ai sindacati

Non sarà semplice introdurre nel CCNL scuola 2019-2021 un’area così specifica come il Middle management, infatti, come sostiene il Segretario Nazionale della Flc Cgil Francesco Sinopoli, l’atto di indirizzo non lo fa l’ARAN, ad intendere che le dichiarazioni del Presidente dell’Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni lasciano il tempo che trovano. Aspettiamo di essere convocati sull’atto di indirizzo e di capire se ci saranno le risorse aggiuntive previste dal patto sull’istruzione. Il middle management, precisa Francesco Sinopoli, non è per noi una necessità della scuola. Ci sono altre priorità a partire dai salari su cui deve esserci un impegno tangibile.

Il Coordinatore Nazionale della Gilda Insegnanti Rino Di Meglio spiega che il Middle management è un argomento da contratto dei dirigenti scolastici, non è argomento da potere riferire al contratto degli insegnanti. Le priorità per la scuola sono ben altre, nonn certamente il Middle management.

Per il Segretario Nazionale della Uil Scuola, Pino Turi, la scuola non ha bisogno di carriere e burocrazia, ma è una comunità che si integra e che garantisce la libertà di insegnamento, attraverso la partecipazione democratica alle scelte della comunità educante .
Il “carrierismo “ e i modelli competitivi non sono modelli adatti alle funzioni statuali come quella dell’istruzione che invece deve puntare su solidarietà e responsabilità condivise.
La gerarchizzazione e la burocrazia, continua Pino Turi, sono il problema non la soluzione. Continua l’attacco all’insegnamento e agli insegnanti che sono l’elemento costitutivo della scuola.
Pensare di trasformarli in impiegati è un errore che cercheremo in ogni maniera di evitare.

Rinnovo in autunno

Il rinnovo del CCNL scuola 2019-2021 non avverrà durante l’estate, ma ci vorrà almeno il prossimo autunno. I sindacati chiedono un maggiore sforzo economico da parte del Governo, per arrivare a chiudere con aumenti a tre cifre. In buona sostanza si tratta di un contratto che già è di fatto scaduto, infatti il 31 dicembre 2021 il contratto scuola sarà nuovamente scaduto.

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