Con un comunicato unitario FLC CGIL, Cisl Scuola e Uil Scuola RUA vogliono fare chiarezza su quanto contenuto nell’Ipotesi di Contratto Collettivo nazionale Istruzione e Ricerca siglato il 9 febbraio 2018 fra ARAN e FLC CCGIL CISL Scuola UIL Scuola RUA, smentendo anche interpretazioni diverse che stanno circolando in merito al cd. Bonus docenti.
In particolare il comunicato chiarisce che le risorse del Bonus diminuiscono perché in parte utilizzate in funzione perequativa nella retribuzione professionale docente; e vengono ripartite secondo parametri definiti a livello di contrattazione integrativa nazionale.
Le medesime risorse residue del Bonus sono poi soggette alla contrattazione di scuola che contratterà i criteri generali per determinare i compensi.
Quindi, come scrivono le OO.SS. “non vi è “valutazione” dei docenti ma una “valorizzazione” del lavoro svolto al pari della valorizzazione che si consegue con il Fondo dell’Istituzione Scolastica“.
Questo sarà l’iter he si dovrà seguire: “il Dirigente Scolastico contratterà con la parte sindacale e le RSU le attività da compensare e necessariamente gli importi da attribuire. Su questa base il DS, come avviene esattamente per il FIS, emetterà i mandati individuali (le persone che beneficiano del bonus saranno individuate necessariamente dal Dirigente Scolastico, come con il FIS, sulla base delle attività svolte).
Il Comitato di valutazione indicherà i suoi criteri che passeranno al vaglio della contrattazione“.
Inoltre, contrariamente a quanto avvenuto finora, anche i supplenti beneficeranno degli importi derivanti dal Bonus.
Si legga che Contratto, il bonus “merito” non cambierà. Miur: criteri immutati e potrebbe crescere