Alle accuse di chi dice che il CCNL appena firmato in via definitiva il 18 gennaio peggiora le condizioni di lavoro del personale della scuola, Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda, risponde senza difficoltà osservando che, come sempre accade, si poteva certamente fare di più ma, nel contesto dato i risultati sono più che apprezzabili.
E cita, fra l’altro, i tre giorni di permesso per il personale precario, la formazione inserita nell’orario di servizio l’aumento del 10% dei compensi pagati con i fondo di istituto.
Di Meglio si sofferma anche a parlare delle conseguenze del calo demografico che prima o poi incideranno in modo ancora più significativo sull’organizzazione scolastica (“un calo degli organici sarà inevitabile”).
Ma soprattutto, il coordinatore nazionale ci tiene a evidenziare che adesso bisogna dare immediatamente avvio ai confronti sulle prossime due scadenze contrattuali: quella relativa alla mobilità, ormai immediata, e quella per il CCNL 2022/24 per il quale si dovrà però attendere il consueto atto di indirizzo.
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