Il contratto scuola per il triennio 2019-2021 è stato firmato dalle parti nella sua sezione economica. Restano aperte le questioni normative. Ad annunciarlo il sindacato FLC Cgil a ridosso della riunione delle sigle sindacali con l’Aran.
“Prodotto un primo risultato – dichiara il sindacato di Francesco Sinopoli – ovvero la sottoscrizione avvenuta oggi di una ipotesi contrattuale sui principali aspetti del trattamento economico del personale che ha fatto seguito ad un accordo politico siglato ieri dal Ministro dell’Istruzione e dai sindacati”.
“Il 95% delle risorse va ad incrementare le voci stipendiali fisse dei lavoratori, fatto tanto più necessario oggi a fronte di un’inflazione a due cifre che sta falcidiando il salario del lavoro dipendente e in considerazione di un Contratto scaduto ormai da tre anni”.
“Un riconoscimento, questo, sia pur tardivo, della collocazione strategica del lavoro nei settori della conoscenza che hanno fatto la loro parte in questi anni di pandemia e che continuano a prestare servizio in condizioni e contesti lavorativi difficili”.
Le dichiarazioni di Ivana Barbacci
“Siamo nella condizione di far partire una parte degli aumenti contrattuali e degli arretrati già dai primi di dicembre. La scuola otterrà un ristoro”. Questo è quanto ha dichiarato Ivana Barbacci, segretaria Cisl scuola, nella diretta della Tecnica della Scuola Live. “Ci sarà una seconda parte di aumenti, arriveremo a 128 euro medi lordi” ha aggiunto Ivana Barbacci.